Analisi

Efficienza dei processi ed evoluzione sostenibile delle Smart City grazie all’IoT

Sono molti i benefici potenziali derivanti da una automazione crescente in ambito smart city. Grazie all’IoT è possibile rendere i processi più sicuri ed efficaci, come dimostrano gli esempi del waste management e della catena del freddo. Ne parla Marco Bavazzano, CEO di Axitea

Pubblicato il 10 Nov 2022

Axitea_Marco Bavazzano_2022

Nell’ultimo anno in Italia, il mercato dell’Internet of Things ha registrato una crescita importante (+22% nel 2021, per un valore di 7,3 miliardi di euro), legata principalmente a una maggiore consapevolezza da parte di imprese e Pubbliche Amministrazioni del valore aggiunto che queste soluzioni portano alla gestione da remoto degli asset e allo sviluppo di nuove strategie e modelli di business. Allo stesso modo, anche l’offerta di soluzioni IoT sta evolvendo, grazie alla crescente capacità delle organizzazioni di estrarre valore dai dati per costruire servizi premium, che nel 2021 hanno raggiunto quota 3 miliardi di euro (40% del mercato complessivo dell’IoT).

Dal PNRR investimenti per Smart Building e Smart City

Una spinta significativa all’adozione di soluzioni intelligenti è giunta dagli investimenti previsti dal PNRR: ad esempio, l’ambito dello Smart Building, che include applicazioni di uso comune come telecamere, sistemi di sorveglianza e soluzioni per la gestione della climatizzazione e dell’energia, ha visto una crescita di 1,1 miliardi di euro, pari a +61%, grazie alla spinta di Super Bonus e Ecobonus, mentre le applicazioni per le Smart City hanno superato la media, con un +30%, grazie ai primi risultati di successo di partenariati pubblico-privati nelle aree della mobilità, dell’illuminazione e dei rifiuti.

Processi più sicuri ed efficienti

L’IoT sta rivoluzionando il mondo della sicurezza da una parte abilitando nuove applicazioni un tempo impensabili e dall’altra mettendo a disposizione informazioni e dati in grado di rendere più efficienti i processi di business.

I produttori IoT stanno lavorando per ridurre le dimensioni dei dispositivi connessi, rendendoli sempre più piccoli e contenuti, consentendo ai provider di security di poter alloggiare sensoristica di sicurezza dove un tempo non era neanche ipotizzabile.

Un altro fattore determinante nell’adozione dei dispositivi IoT in ambito security è stato l’incremento importante dell’autonomia dei dispositivi, con una durata delle batterie che arriva per alcune applicazioni fino a 10 anni. Questo traguardo è stato ottenuto anche spostando le funzionalità di elaborazione del dato dal dispositivo al centro di controllo. L’architettura IoT prevede infatti che il device IoT invii pochi dati alla piattaforma centralizzata dove risiede l’intelligenza per elaborare le informazioni ricevute dai diversi dispositivi.  Le informazioni che arrivano alla piattaforma sono utili da una parte per prendere decisioni in ambito security, attivando ad esempio le opportune SOP (Standard Operation Procedure) di sicurezza, e dall’altra per consentire di avere informazioni che opportunamente aggregate ed elaborate, sono fondamentali per rendere più efficienti i processi.

Due esempi di collaborazione efficace tra sicurezza ed efficientamento dei processi grazie all’IoT: waste management e catena del freddo

La crescita di interazioni tra cittadini, industria e infrastrutture all’interno delle città odierne, alimentata da un utilizzo sempre maggiore di reti e dispositivi intelligenti, fornisce alle pubbliche amministrazioni una crescente mole di dati e informazioni relative a edifici, energia, ambiente, mobilità e salute che possono essere sfruttati per prendere decisioni informate e pianificare interventi volti, da un lato, a garantire la sicurezza delle strutture e, dall’altro, a favorire una transizione sostenibile dei territori.

Uno degli ambiti in cui aziende e pubbliche amministrazioni stanno investendo sempre di più è il waste management, ossia l’ottimizzazione dei processi di raccolta, classificazione e smaltimento dei rifiuti urbani in cui l’utilizzo di tecnologie innovative consente anche di delineare scenari di sviluppo in ottica di economia circolare. Secondo l’ultimo WAS annual report di Althesys, il comparto in Italia ha registrato investimenti per 538 milioni di euro nel 2020, in crescita del +8,2%, e un valore della produzione di 12,1 miliardi. Utilizzando l’IoT per creare una catena intelligente, che tenga traccia di tutto ciò che riguarda i veicoli connessi, i carichi, le movimentazioni e le consegne, le aziende di gestione dei rifiuti possono aumentare l’efficienza operativa, ridurre i costi e migliorare processi decisionali e gestione della sicurezza dei lavoratori, dei beni e degli automezzi.

I veicoli per la raccolta dei rifiuti, infatti, possono essere dotati di tecnologie come sensori IoT, RFID e GPS che permettono di leggere, raccogliere e trasmettere a una piattaforma centralizzata dati relativi al peso dei rifiuti, al volume di carico degli automezzi e al numero di scarichi, per favorire una migliore gestione della flotta e ottimizzazione dei percorsi, anche in ottica di riduzione dell’inquinamento derivato dalle operazioni di trasporto e smaltimento. Inoltre, i sistemi satellitari permettono il riconoscimento dell’autista o il blocco motore in caso di uso non autorizzato. Collegando gli automezzi a una Centrale Operativa attiva tutto il giorno, 365 giorni all’anno, le attività vengono monitorate da remoto per garantire la sicurezza continua.

Un altro ambito della logistica che, soprattutto nel periodo pandemico, è stato al centro dell’attenzione è quello della catena del freddo, in particolare relativo alla movimentazione di beni essenziali come farmaci e vaccini. Le supply chain hanno sperimentato una crescita di attacchi informatici e di sicurezza: secondo il database TAPA (Transported Asset Protection Association), in Italia dal 2018 al 2020 risultano 349 atti predatori, tra furti di merce o dell’intero mezzo.

Per la cold chain, gli aspetti di sicurezza sono fondamentali: se un attacco causa una interruzione delle forniture, si rischia di superare il parametro TOR (time-out of refrigeration time), ossia il tempo massimo in cui un medicinale può subire un’alterazione della temperatura senza essere compromesso. Le soluzioni IoT, installate su automezzi e sui box utilizzati per il trasporto, consentono di monitorare questo parametro attraverso un’unica piattaforma e ricevere alert in tempo reale per eventuali anomalie, in modo da prendere per tempo decisioni di intervento.

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