Elis, fondi e tutor Huawei per la laurea in digital engineering

Il corso lanciato a novembre in collaborazione con il Polimi conterà sul sostegno del gigante Cinese. Il Ceo per l’Italia Thomas Miao: “Puntiamo alla formazione di professionisti che guidino la trasformazione digitale del Paese”

Pubblicato il 26 Feb 2018

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Creare nuove competenze in ambito Ict fornendo una preparazione in aree tecnologiche di recente sviluppo non contemplate dai programmi dei corsi di laurea in ingegneria più tradizionali, come artificial intelligence, data analytics, cybersecurity, Industrial IoT, Blockchain, smart mobility, augmented reality e virtual reality. E’ l’obiettivo del corso di laurea in “digital engineering” lanciato a novembre da Elis in collaborazione con il Politecnico di Milano, a cui Huawei si è impegnata a fornire il proprio sostegno. A sottolinearlo è stato recentemente Thomas Miao, Ceo di Huawei Italia, nel corso della sua visita alla sede del consorzio Elis di Roma, incontrando gli ottanta studenti del corso.

Nello specifico, Huawei si è impegnata a sponsorizzare alcuni studenti offrendo il contributo economico necessario a coprire il triennio 2017/20 nonché la disponibilità di suoi volontari aziendali che svolgeranno il ruolo di tutor nelle aree di studio dello Smart Retail. I corsi prevedranno, oltre alle lezioni in aula, ore di esperienza diretta sul campo con l’opportunità di lavorare a specifici progetti Huawei sotto la supervisione dei tutor aziendali, secondo un approccio training on the job.

“Il supporto fornito da Huawei all’iniziativa di Elis si inserisce a pieno titolo nel nostro programma di Corporate Social Responsibility, che si pone come priorità la formazione di professionisti che possano guidare la trasformazione digitale del Paese – afferma Thomas Miao – Siamo fermamente convinti che la collaborazione tra mondo accademico e imprenditoriale sia di importanza vitale allo scopo di fornire ai giovani una formazione specialistica di alto livello, ancor più se applicata a scenari concreti, che offra loro un più agevole e rapido accesso al mondo del lavoro e la possibilità di contribuire significativamente al processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e delle imprese italiane”.

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