Sostenibilità

Casa Siemens: con la Smart Infrastructure verso un “Impatto Zero”

Con l’obiettivo di raggiungere un impatto zero il progetto Casa Siemens prevede un’azione basata su tutti i fattori che concorrono alla produzione di energia e al suo consumo. Casa Siemens è progettata per arrivare a una riduzione delle emissioni di CO2 del 50% ogni anno entro il 2025 e raggiungere un azzeramento entro il 2030

Pubblicato il 13 Lug 2019

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Cosa significa portare concretamente un’azienda a definirsi “ad impatto zero”? Cosa vuol dire stabilire le tappe per raggiungere un taglio emissioni di CO2 del 50% entro il 2025? E cosa implica confidare come obiettivo del 2030 nell’abbattimento del fabbisogno energetico e nell’alimentazione a sola energia elettrica da fonti rinnovabili potendosi così definire carbon neutral?

Tutto ciò sottintende la necessità di creare e adottare prima di tutto, come abbiamo visto, una logica di Smart Infrastructure e nel caso particolare di Siemens  significa dare vita ad un progetto di riqualificazione urbanistica che a fronte di un investimento di circa 50 milioni di euro negli ultimi due anni e con la realizzazione di una microrete intelligente flessibile e alimentata da energie rinnovabili, crea la realtà di Casa Siemens, sede milanese del quartier generale di Siemens Italia. (leggi a questo proposito anche il servizio La sostenibilità di Casa Siemens passa dalla Smart Infrastructure)

Un progetto che si traduce in una maggiore efficienza energetica ed economica, sostenute da un insieme composito di tecnologie, i cui carichi e consumi sono gestiti e governati da una microrete intelligente, che punta sull’elevata automazione e sulla sempre più crescente intelligenza di gestione delle reti elettriche di distribuzione per garantire un servizio di elevata qualità, efficiente nella riduzione degli sprechi ed affidabile nella consegna dell’energia agli utilizzatori, sfruttando al meglio la produzione energetica delle fonti rinnovabili.

I pilastri della smart infrastructure

Efficienza energetica, mobilità sostenibile e sistemi di energia distribuita sono tre pilastri che caratterizzano il progetto di sostenibilità avviato da Siemens. Un modello 3D di realtà aumentata mostra in modo semplice ed agevole il sistema di tecnologie implementate:

  • Il sistema fotovoltaico sul tetto di Galileo, edificio puramente elettrico alimentato con pompe di calore all’acqua di falda, risorsa rinnovabile molto disponibile a Milano.
  • L’impianto di trigenerazione alimentato a combustibile fossile quindi gas naturale che genera energia elettrica, calore per l’edificio Leonardo ed energia frigorifera che massimizza l’efficienza del sistema di generazione e si interfaccia con il sistema tradizionale come caldaie e frigo.
  • Lo storage che immagazzina l’energia in eccesso prodotta nei sistemi di generazione tipicamente nel weekend e nelle mezze stagioni quando non c’è un utilizzo stressato della parte di climatizzazione.
  • Le colonnine di ricarica nel parcheggio alimentate con energia rinnovabile. Siemens Italia acquista energia rinnovabile dalla rete esterna ma non essendo bastata ha investito nel fotovoltaico.

Energy IP DEOP e Desigo alla base dei dati della Smart Infrastructure

Siemens vanta due centri di competenza in Italia, riferiti allo sviluppo della soluzione software per la gestione delle infrastrutture di ricarica della mobilità elettrica e allo sviluppo della soluzione EnergyIP DEOP, piattaforma in cloud che garantisce una supervisione completa sull’uso dell’energia e cuore pulsante insieme al sistema di building automation Desigo che si occupa della gestione dei building e dei consumi energetici della microgrid.

EnergyIP DEOP contribuisce a migliorare le prestazioni degli impianti fotovoltaici, dei parchi eolici, dei centri di comunicazione, dei campus e delle microgrid attraverso un processo integrato di ottimizzazione. Abilitando una visione completa di tutti gli impianti, la piattaforma permette di definire dei benchmark e di governare in tempo reale tutti gli asset grazie al supporto dei dati generati in tempo reale, attraverso l’impostazione di un algoritmo di pianificazione ottimale.

Infrastrutture intelligenti per sicurezza, consumi, confort e produzione di energia

Desigo è invece un moderno e avanzato sistema di controllo, automazione e supervisione dell’infrastruttura tecnologica degli edifici che consente tramite una piattaforma unica di regolare tutti gli aspetti connessi al building e quindi: HVAC, lighting, power, safety e security. È un asset versatile con un’innovativa tecnologia web, un potente data base e una tecnologia di comunicazione aperta basata su protocolli conformi alle norme internazionali. Scalabile dai piccoli ai grandi progetti, è adatto per ogni tipologia di applicazione e offre i più elevati livelli di efficienza energetica, affidabilità e flessibilità operativa e gestionale.

È cpoi hiaro l’approccio olistico di Siemens che lavora su un concetto di sostenibilità totale per l’azienda. Questo significa creare ambienti che curano il benessere ma al contempo, ambienti dedicati e su misura degli operatori. Quindi da un lato è necessaria e fondante la parte tecnologica e il know how necessario per l’implementazione concreta della sostenibilità ambientale, che si rivela in una smart grid unica con un focus sull’efficienza energetica dei building, sulla mobilità sostenibile e sull’integrazione di energia rinnovabile diffusa sul territorio; dall’altro il grande impegno nel migliorare il posto di lavoro e il welfare delle persone e quindi il mondo del lavoro come punto di incontro e ritrovo. Siemens, infatti, è stata tra le prime a credere nella filosofia dello Smart Working con un progetto avviato nel 2011 e il primo gennaio 2018 con l’entrata in vigore dell’accordo sindacale firmato a giugno 2017, il lavoro agile è stato esteso a tutti i collaboratori dell’azienda.

Il cloud e la Smart Infrastructure: decarbonizzazione, decentralizzazione e digitalizzazione

“Per noi, la digitalizzazione è un mezzo per soddisfare i bisogni di Siemens, non è un punto di arrivo. C’è una quantità esorbitante di dati in campo che arriva da sensori, azionamenti, valvole, sonde di temperatura esterna. Tutto è convogliato nel cloud tramite dispositivi IoT oppure passando dalla BA per poi interfacciarsi col cloud, l’intelligenza che elabora e che fornisce comandi al campo in modo da livellare questi bisogni e fare in modo che casa Siemens sia quanto più autosufficiente possibile dal punto di vista delle energie rinnovabili che autoproduce e riesca a prelevare il meno possibile dalla rete e non sovraccaricarla con picchi di prelievo” ha osservato Marco Stazi, Energy Manager di Smart Infrastructure.

Con questo sistema Siemens è riuscita a rispondere a tre necessità:

  • Decarbonizzazione: Casa Siemens ha fatto guadagnare un risparmio del 48% sull’emissione della CO2 e la microgrid un incremento del 10% sulla riduzione di emissione della stessa.
  • Decentralizzazione: si è raggiunta una riduzione del 75% riguardo l’approvvigionamento di energia elettrica dall’esterno con la contemporanea cessione alla rete di circa 40.000 kWh all’anno. Sabato e domenica quando gli uffici sono chiusi, il fotovoltaico eccede il fabbisogno e l’energia elettrica viene rilasciata alla rete esterna.
  • Digitalizzazione: la disponibilità incredibile di dati viene sfruttata grazie al cloud e consente di utilizzare strumenti analitici cognitivi e deterministici.

Tutto si traduce in risparmio in tonnellate di petrolio, una misura dell’energia coerente perché compara sia l’energia elettrica sia il gas e dichiara il fabbisogno energetico di ogni dipendente e con Casa Siemens si è ridotto il consumo del 50% per ogni dipendente.

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