Wearable device

E-health e social distancing: da Partitalia due wearable per gestire Covid-19

Close-to-me è pensato per il distanziamento sociale sul luogo di lavoro, ma anche per il controllo degli accessi, la rilevazione delle presenze e il pagamento della mensa; mentre Vita per monitorare e assistere a distanza i pazienti potenzialmente affetti o curati dal Covid-19

Pubblicato il 22 Apr 2020

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Impegnata da inizio anno nell’ottimizzare l’usabilità dei dispositivi indossabili con nuove implementazioni che semplificano la vita delle persone, ad aprile 2020 Partitalia, azienda italiana del settore ICT che produce e commercializza smart card, tag e lettori RFID in tutta Europa, ha sviluppato, in collaborazione con l’azienda di ingegneria SensorID, due dispositivi indossabili atti a tutelare la sicurezza delle persone ai tempi dell’emergenza sanitaria Covid-19.

Close-to-me, personalizzabile e acquistabile o come bracciale o come portachiavi, è un wearable device non invasivo progettato per rispondere alla necessità delle aziende di adeguarsi alle disposizioni governative, recanti misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, ma anche per semplificare le procedure di riapertura delle stesse. Vita è invece pensato per l’osservazione costante dei parametri vitali nei pazienti curabili tramite telemedicina, sia nel caso di pazienti dimessi dagli ospedali, ma anche in tutti gli altri casi di monitoraggio a distanza.

Tecnologia a radio frequenza e NB-IoT per il distanziamento sociale e la telemedicina

Indossato da due o più persone nella stessa stanza, Close-to-me garantisce il “distanziamento sociale” di un metro creando una “bolla radio” – a bassa frequenza e non invasiva – intorno alla persona. Quando non viene rispettata la distanza, un suono acustico e una vibrazione lo segnalano. Inoltre, tramite semplici implementazioni il dispositivo può essere utilizzato per il controllo accessi, la rilevazione delle presenze e il pagamento della mensa aziendale.

Nel caso di Vita, entrano in gioco le telecomunicazioni NB-IoT, che semplificano la comunicazione tra gli oggetti e poi i sensori che rilevano: il battito cardiaco, la saturazione dell’ossigeno – parametro fondamentale per il Covid-19 -, la temperatura superficiale corporea e l’elettrocardiogramma. Altra caratteristica importante è la maggiore efficienza della batteria che dura oltre due settimane. Il dispositivo verrà certificato come medical device a settembre 2020.

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Immagine fornita da Shutterstock.

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