smart working

Smart Working, una rivoluzione che cambia la pelle delle aziende

I mobile workers sono in costante aumento in tutta Europa. Al tema della Workforce transformation è dedicata un’appposita tavola rotonda del Dell Technologies Forum, in programma a Milano il 15 novembre

Pubblicato il 06 Nov 2018

smart-working-160303173938

La rivoluzione dello smart working è in pieno atto ed è destinata a prendere ulteriormente piede nei prossimi anni: lo evidenzia una recente ricerca di IDC, secondo cui in Europa Occidentale i mobile worker cresceranno con un tasso medio annuo del +3,6%, passando dai 103 milioni di individui nel 2017 a 123 milioni nel 2022. Tanto da rappresentare ben il 65% della percentuale di occupati del Vecchio Continente, nove punti percentuali in più rispetto al 2017 (56%). Al momento in Italia, i mobile worker sono invece 7 milioni (su 22 milioni di occupati), indietro quindi rispetto alla media europea, ma entro il 2022 IDC si aspetta che tocchino quota 10 milioni.

Smart Working: i cambiamenti tecnologici

Questi numeri nascondono dietro degli importanti cambiamenti a livello organizzativo: nelle aziende stanno progressivamente sparendo le postazioni individuali, mentre si stanno moltiplicando gli spazi per la collaborazione (meeting room, sale attrezzate per videoconferenza). I dispositivi e le soluzioni per la comunicazione wireless indoor e outdoor stanno inoltre diventando l’infrastruttura di base del sistema delle comunicazioni aziendali. Inoltre, accanto ai più tradizionali device mobili (smartphone, tablet e notebook ultraslim) nelle aziende stanno arrivando nuovi dispositivi – come i visori – capaci di liberare le potenzialità di realtà aumentata e virtuale. A livello tecnologico, la sempre più spinta digitalizzazione del posto di lavoro sta portando le piattaforme UCC (Unified Communication and Collaboration) a integrare processi di mobilità, collaborazione e social, nonché a sviluppare funzioni di smart building, preparandosi a diventare soluzioni integrate di business process management. Secondo IDC, quelle piattaforme di Digital Workspace che offrono la centralizzazione della gestione dello spazio di lavoro fisico e virtuale sono perciò essenziali per mantenere il controllo sugli asset aziendali, ottenere una migliore produttività e anche una più alta qualità dell’esperienza lavorativa delle persone.

Smart Working: un’opportunità per le aziende

“I tradizionali metodi di gestione, protezione e supporto di forze lavoro, app e dati non sempre soddisfano le esigenze aziendali. Per cogliere nuove opportunità e far fronte a nuove sfide, le aziende di ogni settore stanno esplorando nuove soluzioni che consentano loro di migliorare la produttività, l’efficienza dal punto di vista dei costi e l’agilità dell’organizzazione – commenta Luca Zerminiani, Director System Engineering Italy di VMware Italia -. L’implementazione di una soluzione di Digital Workspace può aiutare l’IT a sfruttare le opportunità offerte dai rapidi cambiamenti introdotti dalla consumerizzazione e a soddisfare le esigenze di un’ampia gamma di utenti e casi d’uso all’interno dell’azienda”.

Delle conseguenze della workforce transformation si parlerà in occasione di un’apposita sessione del Dell Technologies Forum, in programma a Milano il prossimo 15 novembre. L’appuntamento con la tavola rotonda, in cui è prevista un intervento di Emanuele Madini di P4I, è in programma alle 14.15. Per iscrizioni e visualizzare l’agenda completa del Dell Technologies Forum occorre andare su questa pagina.

A questo link è invece possibile iscriversi direttamente all’appuntamento sulla workforce transformation.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2