Tecnologia

La tecnologia NFC a supporto dello sviluppo degli smart dpi

I dispositivi di protezione individuali connessi a un sistema digitale e di IoT si avvalgono di questa tecnologia, che rientra nella famiglia Rfid di identificazione e sfrutta la radiofrequenza in modalità wireless e contactless per il trasferimento di dati digitali

Pubblicato il 06 Mag 2020

dispositivi indossabili

La rivoluzione digitale che stiamo vivendo in questi ultimi anni sta radicalmente modificando non solo la sfera privata delle persone nella loro quotidianità, ma anche il modus operandi delle aziende, le quali devono necessariamente rinnovarsi di anno in anno per stare al passo con le grandi evoluzioni del mondo digitale e dell’IoT.

Il settore della sicurezza sul lavoro ha visto un importante apporto di nuove tecnologie per migliorare sia la qualità dei prodotti che il valore fornito ai lavoratori in termini di sicurezza e supporto all’attività lavorativa. Tra queste, ha avuto un forte riscontro la diffusione di soluzioni a radiofrequenza NFC (Near Field Communication) presenti all’interno di diverse tipologie di dispositivi dedicati alla sicurezza del lavoratore.

La tecnologia NFC sta avendo un forte impiego nello sviluppo di dpi (dispositivi di protezione individuale) digitali. Vediamo dunque quali sono i principali apporti e i benefici che l’intero settore può trarre dall’utilizzo di questi nuovi prodotti.

Cosa sono gli smart dpi e a cosa servono

Sebbene negli ultimi anni siano stati apportati importanti interventi a favore della sicurezza dei lavoratori, il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro risulta ancora troppo preponderante nelle cronache e nella vita delle aziende.
Secondo l’Osservatorio Indipendente di Bologna, infatti, nel 2019 il numero di morti sul lavoro in Italia è stato di 1437, un numero che purtroppo non si discosta troppo rispetto alle statistiche dell’anno precedente.

In questo contesto sta rapidamente crescendo un nuovo campo di sviluppo che vede nella digitalizzazione e nell’interconnessione dei dpi, una soluzione importante per la riduzione del numero di morti e feriti sul lavoro.

I dpi digitali, più comunemente noti come smart dpi, sono infatti tutti quei dispositivi di protezione del lavoratore strettamente legati a una struttura digitale e di IoT, che favoriscono, tramite sistemi connessi a internet, un maggiore supporto all’attività del lavoratore.
Rientrano in questa classificazione numerose categorie di dispositivi, dotati di sensoristica e tecnologie all’avanguardia per la gestione attiva e proattiva del lavoratore che li indossa nel suo ambiente lavorativo.
La possibilità di registrare e gestire numerosi quantitativi di dati, di monitorare lo status del prodotto, ma anche la salute del lavoratore, è la nuova challenge di chi opera nel settore dei dpi. Proprio per questo motivo, negli ultimi anni hanno iniziato a crearsi importanti sinergie tra produttori di dpi e software house o aziende dedite allo sviluppo di nuove tecnologie, in un’ottica di open innovation che abbia come fine l’integrazione di soluzioni digitali all’interno dei più tradizionali modelli di dpi.

Uno dei settori maggiormente interessato da questa evoluzione digitale è sicuramente quello dei dpi anticaduta che, data la loro fondamentale importanza come salvavita, ha spinto i fabbricanti a studiare nuove soluzioni al passo con i tempi.

Proprio in questo specifico contesto la tecnologia NFC ha trovato un margine di azione e di importanza per favorire una maggiore gestione e organizzazione dei dispositivi.

Brevi cenni sulla tecnologia NFC

La tecnologia NFC, acronimo di Near Field Communication, rientra nella più grande famiglia degli RFID, ovvero di quella tipologia di identificazione che sfrutta la radiofrequenza in modalità wireless e contactless per il trasferimento di dati digitali.

Un sistema NFC si compone solitamente di un tag NFC, comunemente diffuso sottoforma di sticker adesivo, e di un apposito lettore in grado di scrivere o leggere informazioni inserite all’interno del tag.
Ogni tag NFC presenta al proprio interno un UID, ovvero un codice identificativo univoco che permette di poter gestire digitalmente in maniera singola e precisa l’oggetto nel quale viene inserito tale tag.

Le due peculiari differenze rispetto ai più comuni RFID sono la corta distanza di lettura, che di media non supera i 3-4 cm, e la possibilità di utilizzare lo smartphone come lettore, qualora sia dotato di antenna NFC.
Queste specialità rendono l’NFC adatto quando cerchiamo sicurezza nel riconoscimento, protezione da letture improprie e una maggiore precisione nella gestione
Per questo motivo il principale utilizzo della tecnologia NFC, per cui stiamo vivendo una crescita mondiale, è sicuramente quella legata ai pagamenti.
Carte di credito contactless e smartphone utilizzati per acquistare prodotti e servizi si basano principalmente su questa nuova tecnologia che è destinata nei prossimi anni ad assumere un ruolo di totale centralità nella quotidianità delle persone.

La possibilità di poter gestire la tecnologia NFC tramite smartphone ha inoltre permesso di vedere in questi semplici tag dei veicoli per numerosi utilizzi alternativi rispetto al mercato dei pagamenti.
In questo ambito rientra anche l’utilizzo di tag NFC all’interno del mondo degli smart dpi.

Applicazione della tecnologia NFC nei dpi

Ispezioni obbligatorie

Come già precedentemente accennato, la tecnologia NFC ha già avuto modo di essere applicata nel mercato dei dpi, specialmente in quelli anticaduta, semplificando parte delle attività obbligatorie e fondamentali per garantire l’affidabilità del prodotto e la sicurezza del lavoratore.

Chiunque si intenda di dpi anticaduta conosce bene l’obbligo imposto dalla normativa europea EN-365 di ispezione annuale dei singoli dispositivi. Tale ispezione è effettuata da una persona competente che, sulla base di disposizioni fornite dal lavoratore, è in grado di valutare se un determinato dispositivo sia nelle condizioni strutturali di poter essere utilizzato nuovamente dal lavoratore oppure presenta un deterioramento tale da essere messo fuori uso.
È necessario che alla base del processo di ispezione vi sia la possibilità di riconoscere in maniera univoca ogni dispositivo, garantendone l’ammissibilità all’uso. Per evitare qualsiasi tipo di errore, i fabbricanti tendono a riportare su qualsiasi prodotto un proprio codice seriale univoco abbinato alla data di produzione.
Questi dati vengono solitamente inseriti in un’etichetta apposita per i prodotti tessili oppure marchiati a laser sui prodotti metallici. Purtroppo un uso prolungato e continuativo dei prodotti tende a logorare etichette e marcature, rendendo molte volte complessa la lettura del numero seriale e quindi il riconoscimento del singolo prodotto.

La tecnologia NFC offre un valido supporto per ovviare a questo problema, in quanto la sua lettura può avvenire anche senza un necessario contatto visivo. Appoggiando dunque sul tag NFC uno smartphone o un apposito lettore sarà possibile ricavare in brevissimo tempo i dati di riconoscimento del dpi direttamente su un device connesso a internet.
Una volta riconosciuto in maniera digitale il prodotto, l’ispettore può gestire direttamente dal suo telefono o tablet l’intero processo di verifica del dispositivo, evitando di annotare i dati su fogli di carta, risparmiando tempo e riducendo il rischio di errore umano.

Gestione e tracciatura dei dpi in azienda

Oltre a essere un valido supporto per le ispezioni, gli smart dpi dotati di tag NFC hanno iniziato a essere utilizzati anche all’interno delle aziende come strumento di gestione e tracciatura dei dispositivi durante il loro intero ciclo vita.
Molte aziende, specialmente quelle con un elevato numero di lavoratori (e conseguentemente di dpi) necessitano di strumenti sempre più precisi e all’avanguardia per poter gestire il loro parco dispositivi.

Sapere se ogni lavoratore è dotato di tutti i dispositivi necessari è sicuramente tra i principali compiti di chi si occupa di sicurezza sul lavoro all’interno dell’azienda. Una gestione del prodotto automatizzata e digitalizzata favorisce sicuramente una maggior precisione nella gestione di questi dati, riducendo così il rischio di lasciare i lavoratori sprovvisti delle corrette protezioni.

Un controllo digitale e organizzato dei propri dpi all’interno delle azienda non solo garantisce ai lavoratori protezioni valide e aggiornate, ma rappresenta una fonte di risparmio per l’impresa in termini di riduzione degli sprechi relativi ad una cattiva gestione dei propri dispositivi.

Storico delle attività e documentazione

Un ultimo ma non meno importante ambito di utilizzo dell’NFC in ottica di sicurezza sul lavoro è relativo alla possibilità di poter fornire un continuo supporto al lavoratore in termini di documentazione.

In questo contesto, lo smartphone in dotazione ad ogni lavoratore sta sempre più assumendo il ruolo di importante strumento di lavoro.
Con l’ausilio di un semplice Tag NFC legato al prodotto, il lavoratore potrà essere in grado di accedere a tutta la documentazione relativa al prodotto in termini di istruzioni di utilizzo, regole per la manutenzione e conoscenza dello status del prodotto.

In tal modo ogni lavoratore potrà svolgere la propria attività in maniera più autonoma e sicura, traendo beneficio da un utilizzo semplice quanto efficace del proprio smartphone.

Sviluppi futuri dei dpi smart

La creazione e l’utilizzo degli smart dpi è solo alla sua prima fase di evoluzione e possiamo aspettarci una celere quando diffusa crescita del loro utilizzo nei prossimi anni.

Anche l’utilizzo della tecnologia NFC all’interno di tali dispositivi è destinato ad accrescere il valore innovativo e l’efficacia di tali prodotti, favorendo una sempre maggiore interconnessione tra il lavoratore, il suo ambiente di lavoro e i dispositivi e le attrezzature da utilizzare in tali contesti.

Tra le nuove possibilità fornite dalla radiofrequenza, diversi studi sono in atto per favorire un riconoscimento automatizzato dei dpi indossati dal lavoratore, la possibilità di attivare o utilizzare un macchinario solo se il lavoratore è in possesso delle corrette protezione, oppure l’accesso in determinate aree subordinato al fatto di avere con sé tutti i dispositivi necessari.

Purtroppo, come accade in numerose circostanze, la potenzialità di uno sviluppo tecnologico deve tenere conto anche di importanti evoluzioni in termini di mentalità e normativa, fattori che molte volte tendono a rallentare il progresso innovativo.

Fortunatamente enti e autorità hanno già iniziato a lavorare per favorire la creazione di una corretta normativa che riconosca l’elevata importanza degli smart dpi e che permetta di far coesistere le necessità di privacy dei lavoratori con l’importante apporto della digitalizzazione in questo settore.

Solo nei prossimi anni potremo comprendere se il lavoro del legislatore permetterà una pacifica convivenza di questi due aspetti, favorendo il fine più elevato della sicurezza del lavoratore.

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