Facility Management: Ridurre il consumo energetico come leva di competitività

Parla Marco Michieletto, Facility Manager di San Benedetto: ruolo chiave per il digitale. Si ragiona già in termini di data monetization

Pubblicato il 17 Lug 2019

Stabilimento San Benedetto

San Benedetto - ambiente

Gruppo San Benedetto è una realtà nata più di 60 anni fa in Italia che oggi rappresenta il secondo gruppo di beverage analcolico nel Paese, con un fatturato consolidato nel 2017 di 756 milioni di euro e una presenza commerciale in oltre 100 Paesi.
Conta quasi 2000 dipendenti e 6 insediamenti produttivi in Italia  – Scorzè (Venezia) – Popoli (Pescara) – Donato (Biella) – Nepi (Viterbo) – Viggianello (Potenza) – Atella (Potenza) – cui si aggiungono due ulteriori insediamenti in Spagna, uno in Polonia e uno in Ungheria.

Proprio la numerosità degli insediamenti produttivi ha portato la funzione facility management a importanti riflessioni in merito a investimenti e policy, come ci ha raccontato Marco Michieletto, Facility Manager della società.

Per il Facility Manager focus sulle risorse in collaborazione con l’energy manager

“Nel Gruppo, l’attenzione per i temi dell’energia e delle risorse è fondamentale. Gestiamo 8 stabilimenti decisamente energivori e abbiamo deciso di conseguire la certificazione internazionale ISO 50001 e di predisporre una organizzazione che permetta il miglioramento continuo delle prestazioni energetiche, comprendendo sia l’efficienza energetica che la gestione dei consumi, nonché l’uso in generale dell’energia”
Nella convinzione che la riduzione del consumo energetico sia direttamente collegata alla competitività dell’impresa, il percorso verso la certificazione e verso gli audit annuali ad essa correlati, sono stati per Gruppo San Benedetto l’occasione per intraprendere e sostenere un nuovo approccio organizzativo a 360 gradi.
“ Il nostro lavoro prevede la collaborazione con un energy manager che si occupa unicamente dell’aspetto energetico e che, a sua volta, può contare su un Energy team che comprende rappresentanti di vari settori aziendali tra cui appunto il facility management, la produzione, la logistica e ad altre aree, il tutto allo scopo di garantire la competitività energetica. L’energy team si riunisce una volta al mese attraverso l’organizzazione di incontri mirati che servono a definire azioni riguardanti la gestione dell’energia e la riduzione del fabbisogno. Tutte queste risorse continuano il lavoro nel loro reparto ma forniscono un contributo alle altre aree e collaborano con la facility. Infine, nella nostra sede principale di Scorzè in provincia di Venezia, il più grande stabilimento beverage a livello europeo, ci siamo dotati da 4 anni di un impianto di trigenerazione in grado di produrre autonomamente l’80% del fabbisogno energetico necessario”.
In questo ambito, ricorda Michieletto, il Gruppo ha scelto di dotarsi di sistemi per il monitoraggio costante e preciso dei consumi, che consentono di evidenziare e analizzare al meglio le criticità e le opportunità.

Sicurezza e risk management

Per Michieletto il tema della collaborazione con le altre funzioni aziendali non si esaurisce con l’energy manager.
Importante è infatti anche l’affiancamento e la collaborazione con la funzione RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) sul tema della sicurezza e del risk management.
“San Benedetto – prosegue Michieletto – è un gruppo autonomo nella realizzazione di nuovi stabilimenti e cantieri. Questo aspetto permette di gestire il risk management dall’interno grazie a 140 tecnici e ingegneri e con un servizio interno per la gestione della sicurezza”.
In questo caso c’è un importante ricorso agli strumenti digitali, anche se nella visione di Michieletto, il primo punto di attenzione è rappresentato dall’organizzazione: “Il digitale è molto importante ma in funzione delle risorse, delle competenze e delle esperienze che arrivano dalle persone”.

Dall’IoT alla data monetization

Il digitale viene visto invece come interessante opportunità quando si tratta fare intelligenza sui dati.
“Il tema della digitalizzazione del facility management è da tempo sul nostro tavolo: abbiamo iniziato un processo di introduzione di strumenti e servizi digitali in diverse aree che attengono alla funzione facility. Dobbiamo tener presente che l’azienda è nata 60 anni fa e dunque dispone di strutture in qualche caso datate e spesso molto diverse tra loro. Questo impone la ricerca di una sintesi e a volte di un compromesso tra la necessità di garantire la qualità degli ambienti e del funzionamento e i vincoli o le difficoltà legate a determinate strutture”.

In ogni caso, l’IoT svolge una importante funzione, così come la svolge la gestione dei dati degli apparati di sicurezza su tutti gli asset negli ambienti, nei gruppi frigoriferi, sistemi di condizionamento, illuminazione…

È vero che in San Benedetto la manutenzione predittiva ha ancora poca applicazione, ma “raccogliere dati sull’attività degli apparati è comunque fondamentale per impostazione piani d’azione anche a livello di manutenzione”.
È in quest’ottica, dunque, che Michieletto parla di data monezitation. Per Gruppo San Benedetto valorizzare anche economicamente i dati significa utilizzare i dati che arrivano dalle attività di monitoraggio per scoprire nuove forme di efficienza o nuove modalità organizzative per logistica e produzione o altre aree. In diverse circostanze i dati raccolti per manutenzione e controllo hanno prodotto feedback utili anche all’organizzazione del lavoro e della produzione, in una logica di maggiore collaborazione tra facility e IT”.

Photo Credits: Le immagini utilizzate sono tratte dal sito istituzionale della società

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