Un facility management più orientato alla conoscenza e alla visione strategica

Daniele Mastelli, Procurement & Facility Manager della filiale italiana del Gruppo Hilti sottolinea che il facility manager è chiamato sempre più spesso a collaborare in diversi ambiti a partire dal risk management, con sempre maggiore attenzione a dati e conoscenza

Pubblicato il 17 Lug 2019

Hilti - building

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Gruppo Hilti è una società attiva a livello mondiale nello sviluppo e produzione di prodotti ad alta qualità per i professionisti del mondo dell’edilizia. Daniele Mastelli, Procurement & Facility Manager della filiale italiana della società, da noi interpellato nel quadro dell’indagine sulla trasformazione digitale del Facility Management, riconosce che oggi più che mai il Facility Manager sia chiamato a collaborare in diversi ambiti e attività aziendali, una tra tutte il risk management.

“Nella nostra esperienza vediamo che il lavoro del facility sta cambiando profondamente: si sta diffondendo un approccio decisamente più orientato verso la conoscenza e verso la visione strategica e meno operazionale”.
Mastelli sottolinea la crescente attenzione in Hilti su tecnologie e soluzioni in ambito Internet of Things, Data Integration e Data Analytics: “Si tratta di soluzioni che permettono di disporre di un maggior livello di conoscenza e di analisi delle problematiche e delle esigenze. È una prospettiva interessante in particolare per quanto riguarda l’impatto sulle strategie di gestione degli asset immobiliari”. Un altro ambito molto importante è legato agli sviluppi e alle opportunità della gestione dello smart working, dove la conoscenza dettagliata sull’utilizzo di spazi e ambienti è cruciale per portare nuove forme di efficienza.
Altrettanta attenzione viene dedicata al tema della predictive maintenance.

“Nella nostra realtà – spiega Mastelli – le soluzioni di manutenzione predittiva sono assolutamente fondamentali e sono cruciali poiché permettono di aumentare l’efficienza delle strutture, diminuire i costi, minimizzare al massimo l’impatto di malfunzionamenti sulla produzione”.

Nessun dubbio, dunque sul valore dei dati. Vi è anzi piena consapevolezza del fatto che i dati possono esprimere valore anche in ambiti diversi da quelli per i quali sono stati raccolti e predisposti, per questo “stiamo valutando diverse forme di data monetization. In particolare, stiamo progettando l’utilizzo di strumenti e dati che arrivano dal mondo mondo facility per attività di Data monetizazion per progetti legati all’efficientamento energetico. In generale c’è un valore del dato che si trasforma in conoscenza e che può esser “monetizzato” anche in forme innovative rispetto a quelle abituali”.

Photo Credits: l’immagine in apertura è tratta dal sito istituzionale di Hilti

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