Verizon semplifica l’IoT

Una strategia basata sulla nuova piattaforma di sviluppo ThingSpace e su una serie di azioni volte a semplificare e velocizzare la realizzazione di progetti Internet of Things. Uno dei primi pilot con una impresa agricola permette di ridurre il consumo di acqua ed energia aumentando la produzione

Pubblicato il 29 Ott 2015

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Una strategia per semplificare e velocizzare la realizzazione di progetti basati su IoT. Verizon focalizza il mercato dell’Internet delle cose con una strategia basata su una nuova piattaforma destinata a velocizzare il lancio di soluzioni verticali puntando sulla semplificazione del lavoro degli sviluppatori, sulla semplificazione delle attività di gestione dei dispositivi da parte dei clienti e sul miglioramento delle opportunità di commercializzazione da parte dei partner. La piattaforma denominata ThingSpace sarà poi associata anche a un core network che metterà a disposizione nuove modalità di connessione per le applicazioni IoT di nuova generazione. In particolare gli obiettivi di Verizon guardano ai mercati dell’agricoltura, della sanità e alle evoluzioni che caratterizzeranno i settori dell’elettronica di consumo e della sharing economy.

Ma accanto a questi settori c’è anche il mondo delle Smart City nell’orizzonte di Verizon che intende affrontarlo con tre nuove soluzioni di tipo end-to-end specificamente destinate all’ Intelligent Video, all’Intelligent Lighting e all’Intelligent Traffic Management. A completamento di questo impianto strategico si aggiungono poi le attività per promuovere il big data analytics engine di Verizon dedicato al deployment di soluzioni IoT.
La scelta di Verizon nasce dalla consapevolezza che l’IoT rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppo ma che è al momento una tecnologia ancora troppo complessa e costosa e le applicazioni sono ancora poco scalabili

I vantaggi per il settore Agrifood

Da segnalare come uno dei primi pilot della piattaforma Verizon, in collaborazione con Intel, sia stato focalizzato sul settore agricolo e in particolare presso Hahn Family Wines, un’azienda vinicola californiana che gestisce più di 1.000 acri di vigneti. Il pilot è stato basato sull’utilizzo di sensoristica sul territorio e di analytics che hanno permesso di gestire con precisione l’utilizzo delle risorse e in particolare  l’acqua e l’energia, ma che hanno anche consentito di recuperare informazioni sullo stato di salute dei vigneti allo scopo di prevenire patologie e ridurre i costi operativi. Il risultato finale ha permesso da una parte di ottenere un aumento della produzione e dall’altro di avere informazioni per prevedere in modo più preciso la quantità e la qualità della produzione

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