Rubriche - RFId

Con l’IoT la bottiglia di vino diventa intelligente

Si sta sempre più diffondendo in tutto il mondo l’interesse per le soluzioni RFId a supporto della tracciabilità e della certificazione del vino, come…

Pubblicato il 01 Mag 2008

bottiglie-vino-122453-130318171653

Si sta sempre più diffondendo in tutto il mondo l’interesse per le soluzioni RFId a supporto della
tracciabilità e della certificazione del vino, come testimonia l’applicazione sviluppata da eProvenance con una combinazione di tag semi-attivi e passivi.

Lo scorso marzo, la società franco-statunitense specializzata in soluzioni a garanzia della qualità del vino
ha presentato “Intelligent Bottle”, un sistema per il tracking delle bottiglie di vino “dallo Château al
consumatore” e del monitoraggio della temperatura. La soluzione impiega un tag RFId semi-attivo inserito
all’interno di ciascuna cassa di bottiglie, un tag passivo fissato alla base di ciascuna bottiglia ed infine un
sigillo riportante un codice univoco “invisibile” applicato alla capsula posta sul collo della bottiglia.

Il tag semi-attivo permette di rilevare e registrare i dati di temperatura tre volte al giorno e quindi di verificare ad ogni stadio della filiera, lo stato del vino e le condizioni ambientali cui è stato sottoposto. Il tag passivo permette invece di tracciare univocamente le singole bottiglie lungo la filiera, mentre il codice sul sigillo permette di verificare l’autenticità dei prodotti e proteggere dalla loro contraffazione attraverso un apposito lettore portatile.

Tutte queste informazioni sono impiegate per creare un “ePedigree” di ciascuna bottiglia di vino che
raccoglie i dati relativi all’origine dei prodotti, alla data di spedizione ed alle registrazione dei dati di
temperatura.

Tutti i codici identificativi sono quindi conservati in un archivio accessibile, tramite autenticazione, via web. Nel corso degli ultimi mesi, oltre 1.200 “casse intelligenti” con tag semi-attivi e sensore di temperatura sono state spedite da Bordeaux a varie località negli Stati uniti, in Gran Bretagna e in Giappone per
confrontare le differenti condizioni ambientali cui il vino viene attualmente sottoposto nel processo distributivo.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 5