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Cloud e mobility migliorano la produttività, ma investire non basta

Una ricerca di Insead e AT&T certifica le forti crescite degli stanziamenti su queste tecnologie, che però devono essere supportate dalla ‘maturità digitale’

Pubblicato il 12 Feb 2013

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Il cloud, ma anche collaboration e mobility, migliorano la
competitività delle aziende. Lo sostiene una ricerca
dell’Insead, la scuola di business francese che ha svolto
una ricerca in collaborazione con AT&T, appurando che queste
tecnologie possono permettere anche un raddoppio degli indici di
competitività.

Il campione sul quale si basa lo studio è molto ampio e
comprende 225 multinazionali attive in Europa, Asia e Nord
America. Nei prossimi due anni, è la previsione
degli esperti dell’istituto francese, gli
investimenti in mobilità dovrebbero crescere del 71%, il cloud
metterà a segno un aumento del 136% e le soluzioni per la
collaboration saliranno del 25%
.

In Europa gli investimenti nelle nuove tecnologie subiranno
un’accelerazione nei prossimi due anni. Quelli legati alla
mobility cresceranno del 66%, passando dal 12% al 20% del totale
del budget Ict medio delle aziende intervistate. Quelli nel cloud
quasi raddoppieranno (+92%), passando dal 12% al 23% del budget
Ict medio, mentre la collaboration avrà una crescita molto
inferiore, passando dal 16 al 17% del budget Ict.

Crescite ancora più pronunciate sono attese in Asia-Pacifico.
Per quanto riguarda l’area della mobilità le previsioni
indicano un aumento dell’82%, il cloud salirà del 150% e
la collaboration metterà a segno un aumento del 44%.

La tecnologia è importante ma insufficiente

Ma investire non basta. La ricerca sostiene infatti che
la tecnologia è importante ma insufficiente per
migliorare la competitività
”. Ci vuole anche
altro. Chiavi di business abilitanti le definisce l’Insead,
che parla di forte coinvolgimento tra business, tecnologie e
decisioni del management, e utilizzo di piattaforme digitalizzate
che permettano un forte livello di collaboration e contribuiscano
in modo decisivo alla maturità digitale dell’azienda.

E’ l’insieme di investimenti e maturità digitale,
insomma, che porta le aziende a ottenere ottimi risultati. Ma
sostenere una piattaforma digitale matura è una sfida continua
che prevede il bilanciamento tra le domande immediate delle
business unit o dei team impegnati in singoli progetti, e le
visioni di lungo periodo dell’azienda.

Le aziende però hanno anche bisogno della politica. Per questo
la ricerca spiega che in Europa i responsabili delle politiche
della Ue hanno il compito di armonizzare politiche e regolamenti
che facilitino lo storage e il flusso di dati in ambienti stabili
e sicuri. Non solo, conclude l’Insead: bisogna
anche investire sui talenti, e collegare università e imprese
per riuscire a produrre le competenze che lo sviluppo di queste
tecnologie comporta
.

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