AT&T e IBM insieme sul Cloud per fornire più strumenti agli sviluppatori IoT

I due colossi, rispettivamente nel campo del cognitive computing e in quello della connettività globale, si incontrano per dare vita a una piattaforma open standard su cui la crescente community dei developer potrà creare e testare nuove applicazioni per l’Internet delle cose.

Pubblicato il 28 Lug 2016

sviluppatori app

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Cognitive computing e connettività globale al servizio delle imprese che puntano sull’IoT. Con un’offerta nata dalla collaborazione di due specialisti dei rispettivi ambiti, iBM e AT&T stanno creando nuovi strumenti basati sugli open standard del Cloud di Big Blue, in modo da consentire ai sempre più numerosi sviluppatori (secondo il rapporto VisionMobile 2016 Internet of Things Megatrends, ce ne saranno quasi 10 milioni attivi in questo ambito) di creare e implementare più rapidamente un’ampia gamma di soluzioni per l’Internet delle cose.

Le due aziende stanno dunque ampliando il loro impegno e i relativi investimenti in strumenti basati su standard open-source come per esempio Node-Re, e MQTT, tecnologie esclusive di IBM e di AT&T. Tutto ciò si tradurrà in un nuovo livello di funzionalità e soluzioni IoT per gli sviluppatori, sfruttabili anche in futuro. AT&T sta collaborando con IBM anche alla creazione di un nuovo “starter kit” per rendere più agevole per gli sviluppatori muovere i primi passi. Una volta completato, i clienti saranno in grado di acquistare le tecnologie combinate di AT&T e IBM in un unico toolkit per una serie completa di strumenti IoT, in modo da poter avviare rapidamente i propri progetti.

Watson Bluemix

Gli sviluppatori possono ora utilizzare la piattaforma Internet of Things Watson, aperta e ad elevata sicurezza, nonché i servizi Bluemix di IBM, insieme alle Piattaforme IoT di AT&T, per ottenere informazioni più approfondite dai dati raccolti dai dispositivi connessi. Sono disponibili svariate API di Watson e altri servizi IBM, tra cui riconoscimento visivo, informazioni sulla personalità, tradeoff analytics e conversazione/traduzioni. Le API di Watson possono essere utilizzate per abbattere le barriere che impediscono l’analisi dei dati non strutturati e fornire l’accesso a funzionalità superiori, tra cui cognitive computing avanzato, apprendimento automatico e approcci “deep learning”, per aiutare a comprendere e coinvolgere più efficacemente gli utenti e far fronte alla crescita massiccia di dati in molteplici formati diversi.

Gli sviluppatori hanno inoltre la possibilità di distribuire applicazioni su IBM Cloud, fornendo maggiore visibilità e comprensione su ciò che mettono in rete. La nuova integrazione permette di utilizzare AT&T M2X, AT&T Flow Designer (strumento che consente di creare e distribuire agevolmente applicazioni IoT, disponibile as-a-service su IBM Cloud) e AT&T Control Center con la piattaforma IoT IBM Watson e con i servizi Bluemix.

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