Smart Production

A Hong Kong la NiRoTech di Roberto Leone firma il primo stabilimento di Smart Production

L’imprenditore veneto è capofila del primo progetto dell’isola in ambito Industry 4.0: una linea smart chiamata OWL (“gufo”). Alla cerimonia inaugurale anche il Console Generale italiano a Hong Kong Clemente Contestabile

Pubblicato il 29 Mar 2021

NiRoTech - Hong Kong

C’è un po’ di Italia nello stabilimento “smart” che riporta l’industria manifatturiera a Hong Kong nella sua incarnazione più innovativa, automatizzata e 4.0: a realizzare la nuova linea infatti è NiRoTech, società co-fondata da un imprenditore bellunese, Roberto Leone che, con sede a Hong Kong e siti produttivi in Cina e Vietnam, accompagna le aziende che vogliono cogliere il vantaggio di produrre in Asia, ma con una qualità e una mentalità “su misura” tutte italiane. Robot, Artificial Intelligence, Internet of Things e Cloud sono gli elementi che fanno della nuova linea OWL (in inglese, gufo) un esempio di industria 4.0. Alla cerimonia inaugurale del primo stabilimento di smart production dell’isola, il 26 febbraio scorso, anche il Console Generale italiano a Hong Kong Clemente Contestabile.

Roberto Leone, co-founder NiRoTech

“Automazione e interconnessione sono presenti al massimo grado e servono non solo ad aumentare la capacità produttiva e a ottimizzare i costi, ma soprattutto a realizzare prodotti finiti per il settore meccatronica di qualità superiore, ad altissimo contenuto di tecnologia. Fino a pochi anni fa sembrava un obiettivo impossibile da realizzare, dato che l’isola sembrava aver rinunciato da tempo alla propria vocazione industriale. Ma in collaborazione con HKPC (Hong Kong Productivity Council) abbiamo raggiunto il risultato, superando anche le criticità dovute alla pandemia di Covid-19. E’ solo l’inizio di un lungo viaggio” spiega Leone.

Lean Manufacturing e Smart Robot per una supply chain intelligente

La prima fase della nuova linea OWL è sviluppata con un layout compatto, dalla forma a U, e presenta soluzioni avanzate di lean manufacturing per minimizzare lo spazio occupato (a Hong Kong i terreni liberi sono pochissimi e hanno costi proibitivi): solo 930 metri quadrati, il 50% rispetto alla precedente produzione in Cina. È equipaggiata con 12 robot che garantiscono una capacità produttiva 1,5 volte superiore rispetto alle linee tradizionali, grazie all’integrazione di tecnologie di machine vision, laser e sensori avanzati con soluzioni di AI, IoT, interfaccia uomo-macchina, raccolta dati real time e big data analytics.

“L’inaugurazione del polo di Hong Kong è un passo fondamentale per avere una supply chain completamente smart, cosa che ci permetterà crescere e posizionarci in un settore strategico” aggiunge Leone “È sempre più chiaro che per essere competitivi è fondamentale puntare sullo smart manufacturing per realizzare prodotti di qualità eccelsa e ad alto valore aggiunto. E questo vale non solo per Hong Kong e l’Asia, ma anche per l’Europa e l’Italia”.

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