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Mobile advertising in Italia, come si evolve? | Internet 4 Things

Il 2011 può essere considerato l’anno della piena presa di consapevolezza del Mobile da parte delle aziende italiane, che sembrano aver finalmente…

Pubblicato il 26 Gen 2012

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Il 2011 può essere considerato l’anno della piena
presa di consapevolezza del Mobile da parte delle aziende
italiane, che sembrano aver finalmente compreso il valore del
nuovo canale di relazione con i consumatori, determinando un
trend di crescita del settore più che positivo. Lo dimostrano i
dati della School of Management del Politecnico di
Milano
(www.osservatori.net), presentati
oggi nel corso del convegno
Mobile Marketing & Service:
finalmente un'accelerazione”:
il mercato
del Mobile Advertising vale ormai 56 milioni di euro ed è
cresciuto nell’ultimo anno del 50%, arrivando a costituire
il 5% del totale degli investimenti in Digital
Marketing
.
Il Mobile ha oggi un ruolo preponderante nella
vita di tutti noi
– ha commentato Giuliano
Noci, responsabile scientifico dell’Osservatorio Mobile
Marketing & Service della School of Management del
Politecnico di Milano
con importanti
implicazioni per tutti i marketer. Deve essere visto come un
aiuto per costruire un’esperienza integrata che sia
rilevante rispetto al mercato e agli individui, con modalità di
interazione diverse a seconda del contesto: è oggi fondamentale
progettare contenuti e servizi che siano utili e forniti al
momento e nel posto giusto.”
Ad investire in pubblicità su Mobile sempre più brand
di settori indipendenti dal

Mobile (tra i principali automotive,
finanza e intrattenimento), a testimonianza di un utilizzo sempre
più diffuso e trasversale.
Tra i formati pubblicitari, i preferiti dalle aziende italiane
sono i banner all’interno di applicazioni e Mobile
site
(Display Advertising) e quelli legati a
specifiche parole chiave sui motori di ricerca
(Keyword
Advertising), che crescono a 3 cifre rispetto all’anno
precedente.
Il Display Advertising, in particolare, risulta la scelta
migliore per spingere gli utenti a scaricare la propria App
aziendale oppure promuovere il proprio Mobile
Site. I
fattori che giocano a suo favore sono una bassa soglia di
investimento
– grazie a logiche di acquisto a
performance (cost per click, cost per download, ecc.) – e la
possibilità di misurare in maniera efficace i risultati
ottenuti anche in assenza di un canale fisico di ritorno

(come il call center o il punto vendita).
Tra i formati più “tradizionali”,
l’invio di Sms promozionali continua a crescere ma
con velocità inferiore al mercato
e in ogni caso non
rappresenta più la quota prevalente degli investimenti come nel
passato. Nonostante abbia perso d’appeal e in parte di
efficacia per via di alcuni fenomeni come la saturazione
dell’attenzione del consumatore e tassi di risposta più
bassi, l’Sms rimane comunque uno strumento con
elevate potenzialità
, in particolare per target che non
accedono a Internet.
A fianco dei formati standard, si sono invece affacciati i
nuovi formati “Rich Media”: ovvero formati
non convenzionali e ad alto impatto di visibilità verso
l’utente
(come ad esempio video e banner a tutto
schermo) che avranno l’importante compito di attrarre verso
il mezzo gli investitori più conservatori.

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