Analisi e ricerche
Mobile Advertising, gli utenti sono disposti ad accettare 1,3 minuti di pubblicità in un'ora
Quanto rende, in termini di introiti, un utente Mobile per un inserzionista che commissiona pubblicità su smartphone e tablet? E quanti minuti di pubblicità è disposto a sopportare un utente Mobile in un’ora pur di avere accesso a contenuti gratuiti? Sono queste due delle domande più interessanti dell’analisi “What’s my worth 2015”, realizzata da Opinium Research e commissionata da Millennial Media, azienda attiva nel mobile advertising, studiando il comportamento di 4000 utenti mobili in 4 Paesi: Francia, Germania, Regno Unito e USA.
Secondo gli stessi utenti, la risposta alla prima domanda è che, in funzione dei diversi Paesi, l’inserzionista riceve un beneficio equivalente a 10,80 dollari in USA, 8,80 euro in Europa, o nel caso del Regno Unito 6,80 sterline. La risposta alla seconda è 1,3 minuti al massimo in un’ora come responso medio, anche se il 20% sopporterebbe fino a 3 minuti, e il 13% fino a 6 minuti.
L’obiettivo dello studio era però più ampio: approfondire le percezioni sulla pubblicità online da parte degli utenti che navigano su smartphone, i quali hanno evidenziato altre interessanti tendenze.
· La pubblicità permette di fruire di App gratuite. Il 79% del campione è consapevole del meccanismo per cui la pubblicità permette di mantenere gratuiti contenuti e applicazioni. Solo il 3% accetta di pagare per non far apparire messaggi pubblicitari sul proprio device, mentre il 72% preferisce pubblicità e servizi gratis.
· Il Mobile è più “convincente”. Per il 22% dei 4000 intervistati, un messaggio pubblicitario incontrato navigando su smartphone rimane più impresso rispetto allo stesso visto sul desktop. Il contrario si realizza invece solo per il 10%. Inoltre, più di un terzo di quelli che si sono interessati all’online advertising negli ultimi 12 mesi, sia da smartphone – 35% del totale – che da tablet – 38% – si sono trovati poi a compiere specifiche azioni. Per esempio considerare l’acquisto di un prodotto al quale altrimenti non avrebbero mai pensato (lo ha fatto il 18%, mentre il 13% è arrivato a salvare la pagina web e il 10% a inserire il prodotto in una shopping list), oppure procedere rapidamente all’acquisto, che – può sembrare strano – è la seconda azione più eseguita da chi clicca sui banner pubblicitari da mobile. Agisce così il 14%. Di questi, il 43% si reca in negozio, mentre l’82% preferisce comprare direttamente online.
· Da schermo a schermo. Sul totale dei sostenitori del cross-screen o “second screen” – l’utilizzo di due o più schermi in contemporanea – circa un quarto (27%) vede la TV come media principale, affiancandolo ad altri, mentre per una percentuale quasi uguale (25%) il media principale è lo smartphone.
· Chi prova ci riproverebbe. Il 43% di chi ha cliccato su online ads assicura di poterlo rifare ancora con più convinzione in futuro, prestando soprattutto attenzione ai banner della marca a cui si è interessato la prima volta.
· Importanza del target. Il 48% del campione totale giudica discriminante, rispetto alla decisione di cliccare o meno su una pubblicità online, il grado di precisione nella definizione del target. In altre parole, se l’utente riconosce i propri interessi è molto più spinto ad interagire.