Digital workplace: più produttività e benessere, ma occhio alla sicurezza

La ricerca Aruba: i vantaggi di questa trasformazione ricadono si asull’individua sia sul business. Ma i rischi possono arrivare dai “comportamenti disinvolti” dei dipendenti più a loro agio con le nuove tecnologie, che sono portate a sottovalutare i problemi

Pubblicato il 12 Giu 2018

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Mettere a disposizione dei dipendenti ambienti di lavoro digitalizzati è sempre più, con il passare del tempo, un presupposto per rendere le aziende più competitive e per aumentare il benessere dei lavoratori. Una digital transformation, quindi, che è in grado di mettere insieme benefici tangibili per le aziende e per la qualità della vita e il benessere dei lavoratori, tanto che chi rimane indietro in questo percorso rischia di perdere terreno rispetto ai competitor e di non essere “attrattivo” nei confronti dei talenti. Ma è sempre bene però prestare la massima attenzione alla sicurezza, in un contesto di digital workplace in cui i rischi più grandi possono arrivare proprio dalle persone che sono più a loro agio con il digitale, che rischiano di assumere comportamenti pericolosi per la sicurezza dei dati e delle informazioni. E’ quanto emerge dall’ultima ricerca realizzata su scala mondiale da Aruba, società del gruppo Hewlett Packard Enterprise, “The Right Technologies Unlock the Potential of the Digital Workplace”.

Lo studio ha coinvolto un campione di 7mila persone, e rivela un chiaro distacco nelle performance e nel sentiment tra i dipendenti che lavorano in digital workplace avanzati e quelli che invece utilizzano la tecnologia digitale in misura minore. Secondo lo studio i “Rivoluzionari Digitali”, chi cioè lavora in digital workplace completi, hanno il 51% di probabilità in più di sentirsi pienamente soddisfatti sul lavoro e il 43% in più di giudicare positivamente il proprio equilibrio tra vita privata e vita lavorativa rispetto agli “Arretrati Digitali”. Senza contare che hanno anche il 60% di probabilità in più di dichiararsi motivati sul lavoro e il 91% in più di giudicare positivamente la vision della propria azienda. Il 65% dei “rivoluzionari” dice di aver sperimentato sviluppo e crescita professionale attraverso l’utilizzo del digitale, contro solo il 31% degli “arretrati”, con una più alta probabilità di acquisire nuove competenze professionali. Dallo studio emerge inoltre che il digitale ha un impatto positivo sulla produttività e apre la strada a migliori esperienze lavorative.

Focalizzando l’attenzione sui rischi, emerge che la sfida principale per i digital workplace è quella della cybersecurty: nonostante i dipendenti abbiano riportato superiori livelli di consapevolezza in merito a questo tema, il 70% del campione ammette di tenere comportamenti rischiosi come condividere password e dispositivi, mentre uno su quattro si è collegato nel corso degli ultimi dodici mesi a reti Wi-Fi aperte potenzialmente insicure. Il 20% afferma inoltre di utilizzare le stesse password su più applicazioni e account, e il 17% ammette di scrivere le password per poterle ricordare.

Considerando questi aspetti,  Aruba costruisce una serie di “consigli” per aiutare le aziende a cogliere la sfida della digital transoformation, a partire dall’adozione di una strategia di digital workplace, passando alla creazione di spazi di lavoro collaborativi e all’integrazione della sicurezza fin dalle basi, mantenendola come parte integrante del design e tenendo in considerazione il ruolo dell’errore umano e dei malintenzionati.

“La consumerizzazione del workplace è una tendenza concreta. I dipendenti sono consumatori e noi stessi portiamo con noi sul lavoro le nostre aspettative di consumatori – sottolinea Janice Le, chief marketer di Aruba – Il workplace sta diventando sempre più smart e di conseguenza i dipendenti lavorano in modo più smart. Questo studio globale indica che scelta, personalizzazione, facilità e automazione migliorano i risultati sia di top line sia di bottom line delle aziende che stanno definendo il futuro del lavoro. Il nostro stesso ambiente di lavoro è un laboratorio per lo Smart Digital Workplace nel quale registriamo risultati importanti come la velocizzazione dei processi di assunzione e un superiore livello di accettazione delle offerte. I vantaggi sono tangibili e vanno al di là della produttività”.

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