Le auto in arrivo al porto si individuano grazie al tag nel parabrezza

Colmobil, uno dei maggiori importatori di automobili israeliano, sta utilizzando un sistema RFId basato su tecnologia UHF per la gestione delle automobili in…

Pubblicato il 01 Mar 2010

Colmobil, uno dei maggiori importatori di automobili
israeliano, sta utilizzando un sistema RFId basato su
tecnologia UHF per la gestione delle automobili in arrivo nei
porti di Eilat e Ashdod riducendo il carico di lavoro per gli
operatori e velocizzando le operazioni di identificazione delle
vetture temporaneamente stoccate in porto. Le auto infatti,
prima di passare la dogana, sono stoccate per uno o più mesi
in zone portuali delimitate: una volta venduta l’auto il
dazio viene pagato e la vettura recuperata e spedita ad un
punto di ispezione pre-consegna. L’identificazione delle
automobili avviene sulla base del codice del veicolo (VIN
– Vehicle Identification Number), riportato in chiaro ed
in formato barcode su un foglio di carta attaccato
all’interno del finestrino posteriore sinistro. Purtroppo
spesso tali informazioni risultano difficilmente leggibili a
causa delle elevate temperature raggiunte dalle auto nelle aree
di stoccaggio (fino a 47 C° all’esterno e 80 C°
all’interno dell’abitacolo) in grado di sciogliere
l’inchiostro di stampa. Il nuovo sistema, installato a
marzo 2009, permette di agevolare tali operazioni: i nuovi
veicoli sono infatti dotati di un tag UHF EPC Gen 2 integrato
nel parabrezza. All’arrivo in porto il codice
identificativo del tag viene associato dagli operatori, dotati
di terminali portatili, al VIN dell’auto, grazie alla
lettura di entrambi.

Il tag viene poi riletto per associare l’auto con la zona
di parcheggio, identificata a sua volta tramite un codice: i
dati sono poi trasmessi tramite connessione GPRS al sistema di
back-end di Colmobil. Al prelievo dell’automobile la sua
identificazione è quindi più veloce e sicura rispetto al caso
precedente. Il codice VIN viene poi utilizzato anche nelle fasi
successive, all’ispezione e spedizione dell’auto
presso il rivenditore, così da consentire
l’aggiornamento tempestivo dello stato del veicolo,
informazione condivisibile con il cliente. Colmobil sta inoltre
pianificando diverse estensioni del sistema attuale, a supporto
ad esempio delle attività di manutenzione postvendita, così
da sfruttare maggiormente la presenza del tag.

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