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Mobile Commerce: 3 europei su 4 ricercano informazioni sugli acquisti dal proprio device mobile, 1 su 2 acquista beni, servizi o app. Una ricerca Forrester Consulting

Complici il boom di tablet e smartphone, i consumatori utilizzano sempre di più i propri dispositivi mobili come assistenti per lo shopping per cercare,…

Pubblicato il 27 Giu 2012

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Complici il boom di tablet e smartphone, i consumatori
utilizzano sempre di più i propri dispositivi mobili come
assistenti per lo shopping per cercare, trovare ed acquistare
beni e servizi,
sia online che nei negozi fisici.

Questo quanto emerge da una ricerca condotta da Forrester
Consulting per Tradedoubler in quattro paesi europei (Regno
Unito, Francia, Germania, Svezia) che ha coinvolto oltre 2.000
utilizzatori di smartphone e tablet.

Lo studio ha evidenziato che oltre il 71% degli
intervistati fa ricerche per potenziali acquisti via Mobile, e
che oltre la metà
(il 53%) finalizza
l’acquisto di beni e servizi
(oltre che di App)
direttamente dal proprio dispositivo mobile. Il
trend è ancora più marcato per quanto riguarda i possessori di
tablet, con il 40% degli utenti che li utilizza per fare ricerche
su possibili acquisti e il 33% che prosegue fino a completare
l’acquisto.

Gli utenti di tablet sono anche quelli che spendono di più, con
una spesa massima che arriva a 230 euro, mentre il massimo che si
spende via smartphone è di 130 euro. E la portabilità di questi
dispositivi incoraggia gli utenti ad utilizzarli in qualunque
momento e luogo, anche all’interno dei punti vendita
fisici. Il 42% di essi, infatti, li usa per confrontare i prezzi
ed il 13% cambia negozio se trova un’offerta migliore
proposta altrove.

La ricerca ha inoltre mostrato che i siti ottimizzati per il
Mobile – chiari, fatti ad hoc, facili e veloci da navigare
– aiutano le vendite: un quarto degli intervistati ha
infatti dichiarato che farebbe acquisti via Mobile più spesso se
l’esperienza utente fosse migliore. Le barriere
più grandi ad una diffusione generalizzata del Mobile Commerce
in Europa rimangono le preoccupazioni sulla privacy dei dati e
sulla sicurezza dei pagamenti
, indicati dalla maggior
parte degli intervistati.

Nonostante ciò, il 42% dei possessori di smartphone sarebbe
interessato ad usare il proprio dispositivo come
“borsellino virtuale” se il servizio fosse
disponibile.


Clicca qui per visualizzare l’infografica relativa alla
ricerca

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