India, la biometria Fujitsu per assistere i bambini senza dimora

Partnership con itwillbe.org per: grazie alla soluzione per l’identificazione tramite il palmo della mano i piccoli, più di 11 milioni nel Paese, saranno riconosciuti e seguiti nelle strutture di accoglienza gestite dall’organizzazione internazionale per i diritti umani

Pubblicato il 13 Feb 2018

India

Dare un nome e un volto agli undici milioni di bambini senza fissa dimora dell’India, identificandoli, aiutandoli a ricostruire la propria storia medica e riuscendo così ad aiutarli nel modo migliore in uno degli ottantuno centri di assistenza e recupero gestiti nel Paese. E’ l’obiettivo della collaborazione tra Fujitsu e l’organizzazione internazionale per i diritti umani itwillbe.org: per l’identificazione infatti verrà utilizzata la soluzione “Palmsecure” di Fujitsu, che funziona attraverso il riconoscimento del palmo della mano.

Molti dei giovani indiani senza dimora, infatti, devono sopportare condizioni di vita estreme senza alcuna protezione sociale, e la mancanza di documenti che ne attestino l’identità li rende particolarmente vulnerabili alle organizzazioni di trafficanti, agli abusi e allo sfruttamento.

Itwillbe.org, in collaborazione con la missione salesiana Don Bosco – spiega Fujitsu in una nota – intende proteggere questi bambini e offrire loro un futuro. Il primo passo è quello di registrare i minori e raccogliere dati essenziali come quelli occorrenti per le cartelle mediche, per poi condividere le informazioni con i centri di assistenza e le agenzie governative locali cui i giovani possono accedere per essere vaccinati, partecipare a programmi nutrizionali, ottenere supporto psicologico e altro ancora.

La tecnologia di riconoscimento Fujitsu PalmSecure è una parte essenziale dell’app mobile Child Protection People (PPa) creata da itwillbe.org e utilizzata dagli assistenti sociali dell’associazione. La tecnologia si avvale di scansioni agli infrarossi del reticolo di vene del palmo della mano per gestire in pochi millisecondi l’identificazione di una persona. Tutti i dati raccolti vengono acquisiti e conservati in piena sicurezza sotto forma di hashcode del reticolo scansionato.

Itwillbe.org, una volta testata l’applicazione, è impegnata a diffonderne l’uso, tramite partnership, in altre aree in cui si registrano esigenze simili: l’identificazione biometrica può infatti facilitare la raccolta e la gestione di dati in maniera efficiente per qualsiasi programma di assistenza, anche in scenari come quelli dell’aiuto a rifugiati, migranti e vittime di trafficanti.

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