Tecnologie

Le soluzioni self scanning richiedono maggiore attenzione per la sicurezza dei dati degli interessati

I sistemi basati su Internet of Things difendono i clienti dalla possibilità di contagio, ma è necessario adottare pratiche di privacy by design

Pubblicato il 04 Nov 2020

self scanning

La pandemia COVID-19 ha profondamente mutato il modo in cui i retailer interagiscono con i clienti. Le misure di distanziamento sociale e la necessità di accettare transazioni contactless hanno accelerato l’adozione di tecnologia di self-scanning in negozio. Dal momento che molti clienti utilizzano app mobile e soluzioni di personal shopping (Personal Shopping Solutions) – condividendo così i propri dati personali – la questione della privacy assume una maggiore rilevanza.

Le soluzioni basate sull’Internet of Things (IoT) nel retail sono in grande aumento e, nel lungo termine, si prevede che cresceranno esponenzialmente. Gartner ha inserito le tecnologie di distanziamento sociale tra le tendenze che guideranno l’innovazione per il prossimo decennio.

Con l’utilizzo sempre più massiccio delle soluzioni Personal Self Scanning in negozio, la protezione dei dati personali raccolti diventa una questione centrale. L’ecosistema connesso è destinato ad espandersi fino a 50 miliardi di dispositivi entro il 2022 e, dato che i retailer continuano a investire in dispositivi connessi per avere un maggior vantaggio competitivo, come possono le soluzioni tecnologiche rispondere efficacemente ai problemi di sicurezza?

L’approccio privacy by design

Un approccio privacy by design garantisce che i dati dei clienti siano sempre al sicuro, consentendo così sia a questi ultimi che ai retailer di beneficiare appieno della tecnologia di self-scanning. Questo approccio contempla la sicurezza del cliente in tutto l’arco del processo di sviluppo di prodotti e soluzioni innovative, fin dalla fase di progettazione. I protocolli sulla privacy essenziali per la gestione dei dati personali come la crittografia e il data housing, non vengono presi in considerazione in un secondo momento, ma fin dall’inizio.

Quando un retailer decide di implementare una qualsiasi soluzione scan-and-go o IoT, dovrebbero essere già attivi tutti quei processi ed elementi fondamentali per rafforzare la sicurezza della piattaforma e proteggere i dati del consumatore.

I dati del retailer e dei clienti devono essere salvati separatamente, in modo che sia possibile tracciare e monitorare il dispositivo fisico ma non i dati che vi sono salvati. Una volta utilizzati i dati infatti, è necessario garantire che i clienti abbiano facoltà di richiederne la cancellazione, se lo desiderano. Inoltre, è fondamentale che questi non vengano mai salvati in formato testo ma vengano sempre crittografati, così, in caso di violazione, la privacy degli acquirenti sarà comunque protetta.

I dispositivi di self-scanning proteggono i clienti e possono incrementare le vendite

Le soluzioni scan-and-go offrono ai clienti esperienze di acquisto e di pagamento personalizzate e fluide, garantendo il distanziamento sociale e un contatto minimo con le superfici. Ad esempio, gli scanner “hands-free che consentono ai retailer di inviare promozioni personalizzate ai singoli clienti mentre questi si muovono tra le corsie.

I clienti possono caricare liste della spesa e altre informazioni e rendere la loro esperienza di acquisto realmente su misura. Gli scanner possono identificare gli articoli e consigliare ricette in base a ciò che è già presente nel carrello, quindi indirizzare i clienti verso gli ingredienti mancanti e necessari per la ricetta.

I dispositivi possono controllare i prezzi in tempo reale e indicare il percorso migliore tra le corsie. Possono monitorare e mostrare il costo totale della spesa e aiutare così nella pianificazione del budget, il che, statisticamente, porta a effettuare un maggior numero di acquisti. Il flusso alla cassa è notevolmente più snello: il cliente paga con la carta e restituisce lo scanner, che può quindi essere disinfettato e messo a disposizione del cliente successivo.

È dimostrato che le soluzioni di self-shopping aiutano l’incremento di fatturato, la riduzione dei costi e forniscono una piattaforma per abilitare servizi digitali di nuova generazione. Sono inoltre utilizzabili dal personale per la gestione di ordini online e per l’asporto.

I vantaggi di questa tecnologia sono enormi – non da ultimo a livello di igiene – ma ogni volta che i dispositivi condivisi accedono a informazioni personali, è necessario assicurarsi che la sicurezza e la privacy dei clienti siano sempre protette.

Il vantaggio competitivo è dato dalla capacità di offrire più livelli di protezione e dal suo impegno per una sicurezza facile da implementare. Lo sviluppo di soluzioni sicure deve aiutare i retailer a rispettare le rigide linee guida del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e altri requisiti di sicurezza. Le partnership con i principali fornitori e gli investimenti in formazione consentono al personale di affrontare serenamente le sfide odierne in materia di sicurezza.

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