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Trasformazione digitale, da dove iniziare?

Il caso di Progetto Nachste che aiuta le PMI, anche le più piccole, a fare i primi passi verso la digitalizzazione

Pubblicato il 03 Apr 2022

IP4FVG Progetto Nachste

Come può una piccola impresa intraprendere un percorso di trasformazione digitale e accedere alle sovvenzioni 4.0, senza stravolgere i propri sistemi produttivi e gestionali?

Ci hanno pensato Dario Bon e Alessio Spoto, due amici di vecchia data, entrambi consulenti per la sicurezza informatica, che nel 2018 hanno deciso di creare una startup innovativa, supportati inizialmente da Friuli Innovazione.

“Già nel 2015 ci eravamo resi conto che nelle aziende emergeva sempre più la necessità di tutelare i dati di produzione, senza che ne avessero la dovuta consapevolezza”, racconta Dario Bon. “Da qui è nata l’idea di fondare una startup, inizialmente con l’obiettivo di implementare una piattaforma web, Smart27K, che aiutasse le imprese a ridurre i rischi di incidenti informatici”.

È nata così Progetto Nachste (in tedesco “prossimo”, “futuro”), società che nel tempo è cresciuta, ha ampliato la propria offerta di servizi e che oggi offre una nuova soluzione taylor made che consente a qualsiasi impresa di produzione, anche molto piccola, di accedere al mondo 4.0.

“L’approccio all’industria 4.0 porterà nel futuro a una digitalizzazione delle aziende sempre più spinta. Ma la fase iniziale è sempre la più complessa e quella che spaventa di più le aziende, soprattutto le più piccole. – spiega Dario Bon – Infatti, il percorso di trasformazione digitale che le aziende devono affrontare, parte da una profonda analisi dei processi produttivi che coinvolge tutti i centri di lavoro, con l’obiettivo di avere sotto controllo tutto i reparti di produzione. Solitamente si comincia da un settore o da una singola macchina per poi via via trasformare tutta l’azienda in un’ottica di smart factory”.

Trasformazione digitale: una soluzione per iniziare, personalizzata e taylor made

Indy 4.0 è un software MES entry level che può aiutare anche le piccole imprese ad affacciarsi alla digitalizzazione, sfruttando al contempo i benefici che derivano dai contributi messi a disposizione dal piano industria 4.0. Permette di interconnettere macchine predisposte 4.0, anche non conformi, e di integrare i dati in maniera automatica con i gestionali aziendali, ma anche in loro assenza. Il software è modulare, è ampliabile a tutta l’azienda e si configura quale strumento abilitante per quelle piccole e medie aziende che non hanno ancora gli strumenti per la gestione in tempo reale della produzione.

“Quella che abbiamo sviluppato è una soluzione estremamente versatile e adattabile – continua il co-founder di Progetto Nachste – che viene consegnata chiavi in mano, personalizzata e configurata sul ciclo produttivo specifico dell’impresa. L’azienda può con un unico software, di facile utilizzo, iniziare ad affacciarsi alle potenzialità della digitalizzazione”.

Il software consente di pianificare la produzione, attivando l’ordine dall’ufficio che viene poi ricevuto a bordo macchina, dando indicazioni all’operatore.

Ciò permette alle aziende di introdurre la digitalizzazione nei propri processi produttivi, riducendo i tempi di pianificazione e gli errori in fase di rendicontazione. Il tradizionale flusso cartaceo di comunicazione dagli uffici verso i reparti di produzione e viceversa, viene sostituito con un modello digitale. Infatti, il software si integra direttamente con le macchine e permette un monitoraggio degli andamenti della produzione e senza la necessità di interfacciarsi con ulteriori software, come ad esempio gli ERP utilizzati per la gestione della produzione.

Le aziende, così, possono avere sotto controllo in tempo reale i reparti di produzione, lo stato delle macchine e l’avanzamento di produzione. Informazioni che permettono di conoscere costantemente anche la quantità prodotta, l’ingombro dei diversi centri di lavoro e gli ordini clienti. Inoltre, il monitoraggio delle macchine consente di fare valutazioni sulle performance e sulle tempistiche di utilizzo.

Per macchine conformi, a prova di incentivi statali 4.0

Anche nel caso di macchine non di ultima generazione, la soluzione permette un aggiornamento della produzione direttamente attraverso gli operatori, che ricevono gli ordini su tablet o schermi digitali connessi.

“Abbiamo lavorato con qualsiasi tipo di azienda, di qualsiasi settore, come ad esempio legno-arredo, metalmeccanico, stampisti, solo per citarne alcuni. – spiega Dario Bon – A volte succede che l’imprenditore dopo aver acquistato le macchine come 4.0, si rende conto che queste da sole non permettono di digitalizzare l’intero processo di produzione. In questo interveniamo noi, sia con la consulenza, sia con la soluzione, ove necessario”. L’introduzione di un software MES, come quello sviluppato da Progetto Nachste, permette di soddisfare il secondo requisito obbligatorio dell’interconnessione e il terzo requisito obbligatorio dell’integrazione automatizzata, requisiti che devono essere implementati dall’azienda, per rendere la macchina conforme e ottenere gli incentivi fiscali 4.0, come il credito d’imposta al 40%.

Le soluzioni digitali da testare nei laboratori IP4FVG

La soluzione è stata installata sulle macchine presenti al dimostratore IoT di IP4FVG, il Digital Innovation Hub del Friuli Venezia Giulia, ad Amaro, nel Carnia Industrial Park. Il sistema presente nel dimostratore non aveva un software per testare l’avanzamento della produzione. Con l’installazione di Indy 4.0, gli imprenditori che visitano il nodo possono testare un sistema completo di avanzamento programmato della produzione, possono simulare qualsiasi processo e verificare l’avanzamento della produzione.

Progetto Nachste ha aderito a Soluzioni Digitali, iniziativa che gli ha permesso di implementare la tecnologia MES al nodo IP4FVG di Amaro. Racconta Dario Bon: “Per realizzare la soluzione ad hoc per il dimostratore, abbiamo avuto la possibilità di sperimentare lo sviluppo di un caso d’uso svincolato da logiche strettamente di produzione, come se fossimo in laboratorio: un vantaggio per entrambi, perché il dimostratore, pur non essendo una vera macchina di produzione, affiancato e completato dal nostro software, si è dimostrato adeguato ad esigenze e applicazioni reali”.

Soluzioni Digitali, la call di IP4FVG per mettere in vetrina le soluzioni dedicate a Industria 4.0

Soluzioni Digitali è l’iniziativa di IP4FVG che attraverso una semplice manifestazione d’interesse, consente alle aziende provider di soluzioni già testate per l’industria 4.0 di essere presenti e visibili nei 4 dimostratori di IP4FVG sparsi sul territorio regionale del Friuli Venezia Giulia. In questi laboratori, aziende e pubbliche amministrazioni, possono verificare e testare dal vivo diversi tipi di tecnologie e di applicazioni concrete delle tecnologie digitali all’interno dei processi aziendali.

“L’opportunità di avere la nostra soluzione all’interno di un dimostratore a disposizione delle aziende locali che vogliono rendersi conto di cosa significa implementare un processo 4.0 è per noi di primaria importanza, – continua Bon – perché ci permette, di accrescere la cultura del digitale nei reparti produttivi delle PMI. La possibilità di mostrare le nostre soluzioni ad aziende che manifestano esigenze in questa direzione, inoltre, ci ha permesso di entrare in contatto con nuove imprese fortemente motivate e già orientate all’innovazione o che hanno già riconosciuto di avere un’esigenza di trasformazione digitale, con le quali instaurare progetti di collaborazione. Stiamo già concretizzando nuovi progetti e nuove collaborazioni”.

“Siamo sempre alla ricerca di partner tecnologici che ci permettono di ampliare la rete di conoscenze e di avere nuove opportunità di business, altrimenti difficilmente raggiungibili. – conclude Dario Bon – Un modo questo che ci consente anche di implementare la nostra soluzione con nuove funzionalità che possono nascere dalle diverse esigenze manifestate nell’ambito delle attività del dimostratore”.

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