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La Predictive Maintenance si fa strada nelle industrie italiane 4.0

Le industrie italiane, intervistate da reichelt elektronik e OnePoll, sono concordi nell’affermare che la manutenzione predittiva si diffonderà su larga scala nell’arco dei prossimi 10 anni. La ragione risiede nella possibilità di aumentare qualità ed efficienza nella produzione come di ridurre fermi macchina e perdite ingenti

Pubblicato il 08 Mar 2021

Infografica Ricerca reichelt elektronik

La manutenzione predittiva, che si basa sulla possibilità di pianificare concretamente le attività di manutenzione in base alle reali condizioni di macchine e impianti, gioca un ruolo fondamentale nel processo di innovazione del settore manifatturiero e sta prendendo sempre più piede nel panorama italiano dell’Industria 4.0. Una tendenza emersa nell’indagine commissionata da reichelt elektronik, distributore europeo online di elettronica e tecnologie IT, all’istituto di ricerca OnePoll.

Stando ai risultati, il 92% delle aziende italiane si avvale di sistemi di manutenzione predittiva e più della metà (51%) possiede funzionalità di manutenzione predittiva sulla maggior parte delle macchine in dotazione (30-59%). La manutenzione predittiva è utilizzata principalmente per la valutazione di temperatura (57%), velocità (48%), rumori e segnali audio (47%), funzionamento e tempo di esecuzione (45%), pressione (43%), vibrazioni (35%).

Vantaggi e sfide della manutenzione predittiva

Tra i principali vantaggi, un numero rilevante di aziende ha fatto riferimento alla capacità di elevare l’efficienza della produzione (43%), evitare i fermi macchina e perdite di produzione (42%), migliorare la qualità della produzione (37%); ridurre la necessità di sostituzione dei componenti (34%); accedere ad una visione d’insieme e programmare gli interventi di manutenzione (31%).

Tutte ragioni che incitano le aziende ad emettere ulteriori investimenti: il 44% degli intervistati che già utilizzano la manutenzione predittiva desidera espandere questa tecnologia nella produzione, il 47% di essi desidera aumentare il numero di macchine dotate di questa funzionalità. Al contrario, tra le aziende che ancora non utilizzano la manutenzione predittiva, il 47% intende introdurla in futuro, seppur non nel corso del 2021; a fronte di un 32% di rispondenti che, attualmente, non ha alcun piano circa l’implementazione.

Le principali sfide sono state quelle riguardanti la scelta della soluzione o del prodotto più idoneo (38%), il superamento dello scetticismo dei responsabili dei decisori e l’approvazione dell’investimento (30%), problematiche relative all’analisi dei dati (28%) e, infine, mancanza di requisiti tecnici (25%).

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