Industria 4.0, ecco come cambiano le tute blu

Esce l’ottavo numero di BellaFactory focus, periodico del centro studi della fondazione Ergo. Al centro la quarta rivoluzione industriale e il cambiamento – soprattutto culturale – della forza lavoro, che riporta al centro dell’attenzione ingegneri e operai

Pubblicato il 24 Apr 2018

smart factory

Quali sono i “nuovi poteri” della classe operaia al tempo della quarta rivoluzione industriale? La risposta è nel nuovo numero di BellaFactory Focus, periodico di analisi ed approfondimento dell’industria manifatturiera nazionale, con sezioni di analisi e di dibattito sui temi di politica industriale. La pubblicazione, giunta all’ottava uscita, è curata dal centro studi di Fondazione Ergo, e in questa ultima uscita mira a capire come Industry 4.0, oltre ad aver modificato il lavoro e la partecipazione alla produzione, abbia richiesto anche la mutazione della forza lavoro, “una trasformazione – spiegano i curatori – che oggi sembra essere più profondamente culturale rispetto a quella fisica. Una rivoluzione che si inserisce nel contesto del ritorno della fabbrica e delle tute blu sulla scena politica e sociale globale, dal salvataggio dell’auto made in Usa di Obama ai dazi sull’acciaio di Trump fino ai risultati elettorali italiani”.

Per BellaFactory Focus l’obiettivo è portare la fabbrica al centro dell’attenzione

L’obiettivo più generale di BellaFactory Focus è di riportare la fabbrica al centro dell’attenzione, con un’idea di “bella fabbrica” che non guarda al lato estetico ed architettonico, ma a un nuovo modello di fabbrica inteso come posto sicuro, pulito, coinvolgente in cui lavorare bene e che ponga le risorse umane al centro del processo produttivo: “Un nuovo concetto che vorremmo si diffondesse in tutto il Paese – si legge in una nota di BellaFactory – dove quelli che oggi sono casi di eccellenza diventino la normalità del tessuto industriale italiano”.

La vera sfida, emerge dal nuovo numero della pubblicazione, sembra quindi essere non tanto quella dell’innovazione digitale, ma la governance del digitale, “che non potrà passare che da nuove ed evolute forme di operai ingegneri”.

Trai contenuti di questo numero “Perché il 38% degli operai ha votato M5S” di Enzo Rosso, “La manifattura di Rivetti e il lavoro ibrido” di Paolo Gubitta, “Progettare l’ergonomia per lavorare meglio: il caso Fca” di Stefania Spada, “Cari imprenditori, buttate i soldi dalla finestra se investite in Industry 4.0 senza puntare sul lavoro” di Alberto Cipriani e l’infografica “Le malattie professionali: una breve analisi economica”.

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