Cisco-Miur, intesa triennale per l’alternanza scuola-lavoro

Firmato un protocollo per la formazione degli studenti che coinvolgerà in modo attivo anche i prof. Focus su imprenditoria digitale, IoT, cybersecurity, IT Essential e networking. L’Ad di Cisco Italia, Agostino Santoni: “Competenze digitali essenziali per l’ingresso nel mondo del lavoro”

Pubblicato il 26 Lug 2017

Cisco scuola digitaliani

Cisco Italia aggiunge un nuovo tassello al progetto Impres@Digitale. Il protocollo d’intesa triennale siglato dalla compagnia statunitense e dal ministero per l’Istruzione, università e ricerca segna un passo in avanti per la nuova generazione dei #Digitaliani. Le firme dell’amministratore delegato Agostino Santoni e del ministro Valeria Fedeli sono state apposte su un’intesa che propone infatti un modello per l’alternanza scuola-lavoro mirato a promuovere cultura e competenze digitali coinvolgendo gli studenti, ma anche i loro insegnanti.

Ragazze e ragazzi che frequentano gli ultimi tre anni di scuola superiore, spiega Cisco in una nota, potranno acquisire le competenze specifiche e trasversali che sono necessarie oggi per lavorare ed essere cittadini in un mondo sempre più digitalizzato. Il piano non prevede solo la formazione legata alle tecnologie, all’imprenditorialità digitale e alla programmazione. Ci sarà infatti pure la possibilità di rafforzare lesoft skills”, cioè la capacità di lavorare in gruppo, di gestire il proprio tempo, il problem solving e altre. Come accennato, un ruolo decisivo è pensato per i docenti, chiamati a trasmettere agli studenti più giovani modelli e logiche utili per il loro futuro professionale e per favorire il pieno sviluppo della “cittadinanza digitale”.

Le competenze digitali “sono al centro del nostro investimento per accelerare la digitalizzazione del Paese: è un onore rafforzare la nostra storica alleanza con il mondo della scuola impegnandoci direttamente nel quadro dell’alternanza scuola lavoro – ricorda Agostino Santoni, Ad di Cisco Italia -. Il digitale offre ai giovani gli strumenti per affrontare le sfide importanti che li riguardano: trovare lavoro, avere spazio per impiegare il proprio talento e far crescere le proprie idee innovative ma anche, se lo desiderano, potere creare in prima persona le tecnologie che vorrebbero per il loro futuro”. E in questo contesto si inserisce il progetto Impres@Digitale che, aggiunge Santoni, mira a “diffondere competenze che sono richieste dalle aziende, servono in qualunque ambito professionale e soprattutto sono parte integrante dell’essere cittadini in una società connessa e globale”.

Cisco-Miur, oltre mille studenti a lezione di digital economy

Preparare oltre 1.000 studenti alle professioni del futuro è l’obiettivo della prima parte del programma, che Cisco intende centrare attraverso la partecipazione a moduli di formazione da 20 ore disponibili nel programma Cisco Networking Academy. La formazione, che avverrà in orario scolastico e in modalità e-learning, sarà incentrata su vari temi: imprenditoria digitale, IoT, cybersecurity, IT Essential e networking. Tutti ambiti legati strettamente al nuovo paradigma dell’industria 4.0 che animeranno i corsi di introduzione indirizzati alle nuove leve, da cui saranno selezionati, con l’avvio della seconda parte del progetto, fino a 100 studenti. Questi ragazzi e ragazze vivranno alcune giornate in azienda presso le sedi Cisco di Roma e di Vimercate (Monza – Brianza), provando così gli strumenti utilizzati quotidianamente dai dipendenti della compagnia per collaborare e lavorare.

Partecipando al progetto, gli istituti scolastici potranno inoltre disporre di laboratori e strumenti di lavoro che nel tempo potranno evolversi, per trattare altre tematiche di formazione tecnologica (dalla programmazione al mondo dei sensori, al making e alle tecnologie di rete).

Il progetto Cisco-Miur segue l’iniziativa di giugno realizzata dalla società Usa in collaborazione con Tag Innovation School. Oltre 30 studenti provenienti da dieci istituti tra Milano e Roma hanno partecipato a un progetto di 60 ore dedicato a capire meglio la digital economy e le nuove professioni. Durante il percorso di formazione i ragazzi, divisi in 7 team, hanno creato una proposta di start-up digitale, che hanno poi presentato con un “pitch” a chiusura dell’iniziativa.

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