Il Friuli promuove il trasporto intermodale con l’RFId

La Regione Friuli Venezia Giulia si è fatta promotrice del progetto Safe and Efficient Cargo (SEC), basato su tecnologia RFId, con l’obiettivo di…

Pubblicato il 01 Giu 2008

La Regione Friuli Venezia Giulia si è fatta promotrice del
progetto Safe and Efficient Cargo (SEC), basato su tecnologia
RFId, con l’obiettivo di razionalizzare i flussi di merci
che attraversano il territorio regionale.
La soluzione, che è operativa dal novembre 2007 ed è stata
realizzata da Insiel in collaborazione con l’operatore
Sammer & Co Shipping, ha lo scopo di sincronizzare le
attività degli autotrasportatori e del terminal marittimo del
porto di Trieste.
Il progetto ha previsto l’etichettatura, con tag RFId UHF
passivi, di 16.000 semirimorchi adibiti al trasporto di merce
verso il porto di Trieste. Il posizionamento di alcuni lettori
fissi presso autovie ed alcuni varchi autostradali permette di
tracciare il passaggio dei mezzi etichettati ad una distanza di
6-7 metri, fino ad una velocità massima di 40 km/h. Le
informazioni relative alla percorrenza dei mezzi sono condivise
tra gli attori interessati: gli autotrasportatori, che possono
controllare eventuali tempistiche di percorrenza anomale, i
terminalisti, che possono schedulare al meglio le proprie
attività in funzione del numero di mezzi che arriveranno, gli
armatori, che hanno le informazioni per programmare la partenza
della nave in funzione del numero di mezzi che si presenteranno.
Il progetto, che verrà presto esteso ad altri 11.000 mezzi, ha
per ora dimostrato un’ottima precisione di riconoscimento
dei mezzi attraverso la tecnologia RFId e prevede benefici
consistenti per tutti gli attori coinvolti in quello che ha tutte
le premesse per essere il rilancio, almeno a livello regionale,
del sistema intermodale gomma-mare.

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