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Il WiMax italiano muove i primi passi

Dal primo ottobre sono disponibili le prime offerte commerciali WiMAX, proposte da Linkem e da Aria. Il primo operatore fornirà l’accesso alla rete a…

Pubblicato il 01 Nov 2008

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Dal primo ottobre sono disponibili le prime offerte
commerciali WiMAX, proposte da Linkem e da Aria. Il primo
operatore fornirà l’accesso alla rete a Bari e Brescia,
mentre Aria, il solo operatore ad avere acquistato licenze per
costruire un network WiMAX nazionale, coprirà tutte la Puglia
e l’Umbria, raggiungendo, entro fine anno, anche parte
del Lazio, della Toscana e del Veneto.

Nel prossimo futuro la nuova infrastruttura wireless
sarà ulteriormente diffusa: Aria conta di coprire altre 14
regioni, arrivando a 33 milioni di utenti entro il 2011; dal
canto suo, Linkem sarà presente su tutto il territorio della
Lombardia, del Veneto e del Lazio entro il 2009. La
disponibilità di questa nuova tecnologia di accesso in banda
larga fornirà una valida alternativa alle

tradizionali linee Adsl, consentendo agli utenti di
risparmiare sull’accesso a Internet, sul canone e sulle
telefonate. Infatti, le offerte dei due operatori partono da 20
euro al mese (senza necessità di pagare il canone Telecom
Italia) e, oltre al modem WiMAX, permettono di navigare in
qualunque zona d’Italia
coperta dalla rete
dell’operatore di riferimento.

Inoltre Linkem offre l’accesso senza limite ai suoi
600 hotspot Wi-Fi in Italia e fornisce ai propri clienti una
scheda WiMAX da inserire nel proprio portatile per connettersi
alla rete anche in modo nomadico. Le offerte più costose
includono anche telefonate senza limiti verso numeri fissi e
alcune ore di conversazione verso la rete cellulare; entrambe
le tipologie di chiamate si appoggiano al protocollo VoIP
(Voice over Internet Protocol), sfruttando quindi la rete WiMAX
al posto del tradizionale doppino telefonico. Sono attese per
il 2009 anche le offerte di altri operatori, quali Wimaxer, Mgm
e Retelit.

Telecom Italia, invece, userà la nuova tecnologia senza
fili nel Centro-Sud entro marzo solo nelle zone in cui non può
offrire l’Adsl tradizionale per problemi sulle linee
telefoniche.

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