Al via in Italia la centrale unica di emergenza

Il ministro Gentiloni, attraverso un decreto riportato in Gazzetta Ufficiale, richiede a Polizia e Carabinieri una gestione congiunta degli S.O.S. e delle…

Pubblicato il 01 Apr 2008

Il ministro Gentiloni, attraverso un decreto riportato in
Gazzetta Ufficiale, richiede a Polizia e Carabinieri una gestione
congiunta degli S.O.S. e delle richieste di aiuto. Questo
provvedimento sostanzialmente mira alla realizzazione di una
centrale unica di emergenza, che riceverà le chiamate dirette ad
un solo numero, che sarà il 112, anche se per il momento
continueranno a funzionare il 113 (Polizia, mentre il 112 è
utilizzato per contattare i Carabinieri), il 115 (Vigili del
Fuoco) e il 118 (Emergenze Sanitarie). Il “nuovo”
112, che prevede anche l’utilizzo di operatori poliglotti,
verrà sperimentato dalla provincia di Salerno, la cui costa è
molto visitata dai turisti stranieri. Successivamente, si
accoderanno altre otto province (tra cui Torino) e
nell’arco di sei mesi, altre cinque si aggiungeranno, tra
cui Reggio Emilia. Nuove province seguiranno al ritmo di otto
ogni mese. Il decreto giunge dopo che la Commissione di Bruxelles
ha avviato una procedura d'infrazione contro l’Italia
per il mancato processo di unificazione. L’utilizzo dello
standard europeo denominato eCall consentirà all’operatore
di localizzare il telefono da cui è partita la chiamata, sia
fisso sia mobile, e indirizzare più rapidamente le forze
dell’ordine verso l’area di intervento.

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