Realtà virtuale e aumentata: ecco i 4 step per innovare le operation

I dati del report di Capgemini Research Institute: l’82% delle imprese che utilizzano l’augmented reality ne ottiene risultati migliori del previsto. E il 50% di chi non ha ancora implementato soluzioni di questo tipo programma di farlo nel giro di tre anni

Pubblicato il 11 Set 2018

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Creare un modello di governance centralizzato e sviluppare consapevolezza in merito a realtà aumentata e virtuale; predisporsi a investire nell’aggiornamento delle competenze in azienda, per essere pronti all’implementazione di soluzioni Ar/Vr in futuro; concentrarsi su casi d’uso che offrono un valore duraturo e supportano i dipendenti; preparare l’infrastruttura tecnologica all’integrazione delle soluzioni di augmented reality e virtual reality. Sono le quattro quattro strategie chiave adottate dagli “early achiever” nell’utilizzo di tecnologie Ar/Vr nelle operations, che rappresentano il 16% del campione più avanti in questo percorso e più disposte a investire.

E’ quanto emerge dal nuovo report realizzato dal Capgemini  Research Institute, “Augmented reality in operations: a guide for investment”, che evidenzia come tra i principali freni alla diffusione di queste tecnologie c’è la carenza di competenze interne in azienda e la mancanza di infrastrutture di back-end.

L’82% delle aziende che utilizza soluzioni di realtà aumentata nelle operations sta ottenendo da questi strumenti risultati adeguati alle aspettative – secondo la ricerca – o addirittura migliori. Un imprenditore su due tra quelli che non hanno ancora utilizzato questa tecnologia in azienda programma di farlo nell’arco dei prossimi tre anni. Una scelta che conferma la percezione generale, che vede il 45% degli imprenditori convinti che l’ augmented reality sarà una tecnologia largamente impiegata nell’arco dei prossimi 36 mesi, mentre un 35% crede che gli investimenti maggiori avverano dei tre ai prossimi cinque dati. Nel confronto tra realtà aumentata e realtà virtuale, dallo studio emerge che  due aziende su tre pensano che realtà aumentata abbia un maggior margine di utilizzo nelle proprie operations rispetto a quella virtuale. Nello specifico, poi, il 45% delle aziende coinvolte nell’indagine utilizza la realtà aumentata, e il 36% la realtà virtuale.

All’Ar vengono attribuiti benefici sulla produttività grazie alla semplificazione dei flussi di lavoro, mentre alla Vr un aumento dell’efficienza e della sicurezza, oltre che un aiuto per la gestione dei task più complessi.

In termini di benefici operativi, il 75% del campione afferma di averne ottenuti in misura superiore al 10%, con Stati Uniti e Cina che guidano il gruppo sull’implementazione di queste soluzioni nelle operations aziendali, con percentuali vicine al 50% contro una percentuale simile in Europa di società che stanno soltanto sperimentando questo genere di soluzioni.

Tra gli use cases più frequenti ci sono riparazione e manutenzione, progettazione e assemblaggio, dalla consultazione dei materiali alla visualizzazione delle istruzioni, dalla simulazione delle prestazioni alla sovrapposizione di componenti.

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