Marco Gay: L’industria 4.0 per sostenere il Made in Italy

Con una intervista a EconomyUp il presidente dei Giovani di Confindustria e vicepresidente esecutivo dell’incubatore Digital Magics sottolinea l’importanza dei progetti Industry 4.0 per le imprese del Made in Italy

Pubblicato il 03 Mar 2017

Marco Gay, presidente dei Giovani di Confindustria
Marco Gay, presidente dei Giovani di Confindustria

Con una intervista di EconomyUp al presidente dei giovani di Confindustria Marco Gay si affronta il tema del ruolo delle start up per lo sviluppo e per la spinta all’Industria 4.0 per il Made in Italy. Gay spiega a  che la vera scommessa oggi è quella di far crescere la competitività del nostro sistema economico con una trasformazione digitale che è si iniziata, ma che ha bisogno di una accelerazione.

L’intervento di Gay si pone in linea con gli obiettivi del convegno La Via Italiana all’Industria 4.0 organizzato da Cisco in collaborazione con EconomyUpInternet4Things il prossimo 21 marzo nell’ambito del progetto Digitaliani.

Iscriviti subito all’evento: la Via Italiana all’Industria 4.0

Marco Gay sottolinea che «I prossimi tre anni saranno importanti per far sì che le nostre startup e le nostre imprese possano mettersi in condizione di giocare la loro partita a livello globale». Quando parla di Industria 4.0 nella sua doppia veste di presidente dei Giovani di Confindustria e vicepresidente esecutivo dell’incubatore Digital Magics sottolinea che per vivere da protagonisti questa rivoluzione industriale serve un cambiamento culturale perché «la digitalizzazione della produzione di beni o servizi è alla base di un nuovo modo di guardare lo sviluppo economico del Paese e chi si occupa da anni di tecnologia e innovazione non può non essere soddisfatto quando vede che alcuni temi stanno diventando di interesse generale». Nell’intervista emerge poi che per la prima volta in Italia si parla di industria in senso ampio, non servizi e manifattura separati, ma industria a 360 gradi ed è una scommessa per far crescere il valore del Made in Italy, per raggiungere i 3 miliardi di nuovi potenziali consumatori che ci sono nel mondo e dunque per accrescere la competitività di tutto il Paese.

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