“Dall’Internet of Things all’Internet of People, anzi, all’Internet for People”.
È con queste parole che Michele Dalmazzoni, Sales Leader di Cisco Italia Collaboration & Industry 4.0, spiega l’approccio di Cisco al tema della collaboration.

Una Internet for People che per Cisco significa “comunicazione tra le persone, tra le macchine, tra le persone e le macchine”, come spiega Dalmazzoni, che aggiunge: “Connettiamo spazi e persone, arricchendoli della dimensione digitale”.

Nella collaboration una importante strategia di acquisizioni per Cisco

“In questi anni, abbiamo integrato mondi diversi e settori diversi, dalla telepresence al contact center, grazie anche a una attenta politica di acquisizioni che ha portato nel nostro perimetro asset quali Broadsoft, piattaforma cloud native di unified communication”.
Più recente è l’ingresso di una realtà come Accompany, la cui acquisizione è stata annunciata il 1° maggio scorso, che sviluppa soluzioni di business intelligence: “È una sorta di super Linkedin pensato per il mondo degli executive, nel quale un peso importantissimo hanno gli algoritmi di intelligenza artificiale”.
O ancora come Mindmeld, acquisita lo scorso anno, di fatto un pioniere nello sviluppo di interfacce conversazionali tra uomo e macchina.
“Tutti questi asset sono stati integrati e li abbiamo resi sempre più disponibili per tutti e lavorando sui livelli di servizio”.
Ecco, dunque, che l’offerta Cisco in ambito collaboration non solo è disponibile in modalità as a service, ma, dopo la riduzione dei costi dei propri servizi operata dalla società, sono accessibili anche al mercato delle piccole e medie imprese.

Una piattaforma unificata sotto il brand Webex

La novità che Cisco sta portando alla propria offerta di collaboration spinge ancora oltre l’integrazione tra tutte le soluzioni del portafoglio.
Non si tratta semplicemente di un rebranding, ma di una integrazione di soluzioni e di funzionalità.
Di fatto, Cisco ha scelto di far convergere in una unica piattaforma Spark e Webex. Da questa convergenza prendono vita Webex Meeting, applicazione per le riunioni oggi ripensata in modalità video first, a prescindere dal dispositivo utilizzato dai partecipanti, e Webex Teams.
Quest’ultima, già conosciuta come Cisco Spark, è la soluzione per la team collaboration nella quale sono state integrate nuove componenti video, così come strumenti e algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale. In Webex Teams entrano una serie di strumenti e funzionalità nuovi, come whiteboarding, messaggistica in tempo reale, accesso semplice per gli ospiti, condivisione dei contenuti e strumenti integrati.
Analogo rebranding è stato applicato a Cisco Spark Board, che diventa Webex Board.

Nuovo, invece, è Webex Share, disponibile nella seconda metà dell’anno, di fatto un dongle che consente di rendere disponibile la condivisione di contenuti su grande schermo, utilizzando a d esempio i televisori spesso presenti in azienda ma sottoutilizzati.