Taormina banco di prova per le self driving car: luce verde per Smart Road 4.0

Progetto di T.Net con il consorzio nazionale interuniversitario per le tlc e l’università di Catania. Le prime sperimentazioni su strada entro la fine del 2021. Il Ceo Francesco Mazzola: “Anche in Italia facendo squadra si possono ottenere risultati straordinari”

Pubblicato il 12 Ott 2021

SMART ROAD

Migliorare siignificativamente la mobilità e la sicurezza stradale delle “smart road” grazie all’utilizzo della tecnologia Long Range (LoRa), portando la precisione della localizzazione dei veicoli interconnessi dagli attuali 200 metri fino a 5 metri. A renderlo possibile è Smart Road 4.0, un nuovo sistema di mobilità e sicurezza stradale sviluppato dall’italiana T.net  in collaborazione con il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (Cnit) e con il dipartimento di ingegneria elettrica, elettronica e informatica dell’Università di Catania, per un investimento complessivo superiore al milione di euro. Il progetto è stato recentemente presentato all’International Conference on Electrical, Computer, Communications and Mechatronics Engineering che si è tenuta nei giorni scorsi alle Mauritius.

T.Net, Pmi innovativa partecipata da Eit Digital e specializzata in sensoristica IoT e trasformazione digitale, applicherà Smart road 4.0 prima della fine del 2021 a Taormina, nell’ambito del progetto “Taormina City Tech”. Grazie alla realizzazione di un corridoio “vehicle to everything” (V2X), che sfrutta la “dedicated short-range communication” sarà anche possibile effettuare una serie di test per i veicoli a guida autonoma, oltre che per l’ottimizzazione delle prestazioni.

“Con il sistema T.net Smart Road 4.0 – spiega l’azienda in una nota – sarà possibile connettere i dispositivi IoT in modo nettamente più efficiente rispetto alle infrastrutture tradizionali. L’utilizzo della tecnologia LoRa, perfezionata e migliorata da T.net, senza necessità di Gps, permette infatti un raggio di azione ampio, fino a 10 km nelle zone rurali e 5-6 km nelle aree urbane, una geolocalizzazione accurata (5 metri), un consumo di batteria ridotto e una trasmissione dati protetta e sicura, con crittografia end-to-end”.

“La nostra innovazione sta già suscitando grande interesse, non è un caso che ci abbiano chiesto di venire a presentarla in un consesso internazionale come l’Iceccme – afferma Francesco Mazzola, Ceo di T.net – Il supporto del Cnit e del Dieei dell’Università di Catania è stato ed è fondamentale, così come della città di Taormina, anche in Italia facendo squadra si possono ottenere risultati straordinari”.

“Il nostro impegno a favore di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione è massimo – aggiunge Giacomo Morabito, docente dell’Università di Catania – Solo attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati della ricerca, è possibile valorizzare economicamente l’innovazione”.

“Siamo molto orgogliosi di ospitare uno di primi corridoi per le self driving car o connesse – sottolinea Mario Bolognari, sindaco di Toarmina – Grazie a questo progetto innovativo e alla collaborazione dei cittadini, stiamo innescando un processo virtuoso che, oltre ai risvolti sociali e ambientali, porterà benefici anche alla casse comunali in termini di risparmio e ottimizzazione delle risorse”.

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