Smart mobility, una sola torre di controllo per tre aeroporti: riuscito il test di Indra

La simulazione, effettuata in Norvegia, fa parte del progetto Sesar 2020 per migliorare la mobilità in Europa riducendo i costi. Jan Østby: “A regime gestiremo 15 scali da un unico Remote Tower Center”

Pubblicato il 05 Giu 2018

Indra-Aeroporti

Un’unica torre di controllo per gestire da remoto il traffico di più aeroporti in un nuovo scenario di smart mobility, guadagnando in efficienza degli scali e in riduzione dei costi. E’ l’obiettivo dei test effettuati da Indra, società globale di tecnologia e consulenza, e Avinor,  fornitore norvegese di servizi di navigazione aerea, che hanno da poco completato con successo il primo esercizio di simulazione del programma Sesar 2020.

A fine marzo Indra ha ospitato i primi esercizi di validazione presso le sue strutture di Asker, in Norvegia, per capire sul piano pratico se fosse possibile per i controllori del traffico aereo offrire il servizio a diversi aeroporti operando da un’unica postazione di controllo integrata.

La piattaforma di test, spiega Indra in una nota, ha consentito una ricreazione 3D completa dell’ambiente delle torri degli aeroporti norvegesi di Røst, Haugesund e Bodø, mentre le informazioni e i controlli sono stati forniti da InNnova, la postazione di controllo della società spagnola per il traffico aereo, che ha fornito anche le informazioni radar, meteorologiche, di monitoraggio e controllo degli aeroporti e le etichette di volo per i tre aeroporti. La stessa piattaforma ha messo anche a disposizione il sistema di comunicazioni vocali per le operazioni aeree. Indra ha anche sviluppato un nuovo strumento di pianificazione e gestione, “che presenta al controllore – spiega la società in una nota – una cronologia in grado di aiutarlo a visualizzare in modo grafico e intuitivo i voli in sospeso sulla base delle informazioni disponibili di partenza e di arrivo”.

Per portare a termine la sperimentazione sono stati impiegati tre controllori con una grande esperienza, che hanno lavorato su tre scenari diversi con traffico e complessità crescenti. Al termine degli esercizi gli interessati sono stati intervistati per valutare aspetti come la consapevolezza della situazione, i fattori umani, il carico di lavoro percepito, i limiti operativi, la fattibilità e gli strumenti per raggiungere una maggiore capacità di analisi.

“Il test – conclude Indra – ha fornito informazioni e risultati di grande valore, primo su tutti l’effettiva possibilità di gestire simultaneamente più aeroporti, fornendo una solida base su cui fondare i prossimi passi previsti dal progetto”.

“Siamo molto felici che questi test abbiano dimostrato che siamo sulla strada giusta – commenta Jan Østby, direttore dei servizi remoti di Avinor Ans – Il programma Remote Towers del fornitore norvegese di servizi di navigazione aerea prevede l’implementazione di questa tecnologia per la gestione di 15 aeroporti da un unico Remote Tower Center”.

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