Mobile marketing
Mobile App, 6 motivi per cui possono diventare un flop (e come evitarlo)
Se si potesse stabilire una volta per tutte quali sono le ragioni del successo di una Mobile App, non esisterebbero più flop. I fallimenti, invece, nell’app economy sono all’ordine del giorno. E studiarne le cause, gli errori che portano una startup o un’azienda a non conquistarsi un posto al sole sui display di utenti e consumatori può forse essere d’aiuto per capire quali passi falsi sono da evitare.
Tra chi si è cimentato a stilare una lista delle cose da non fare, una not-to-do list, c’è Pierre Barbeau, cofondatore e CEO di Moblico (società americana specializzata in soluzioni per il marketing in-app), che ha pubblicato su Mobile Commerce Daily quelle che per lui sono le principali sei ragioni dell’insuccesso delle Mobile App a supporto del business.
Considerando che secondo un’indagine firmata Kinvey lo sviluppo di una nuova app costa tra 50 mila e un milione di dollari, pensiamo che le osservazioni di Barbeau possano tornare utili a più di un lettore. Eccole.
1. La app non soddisfa le necessità dei clienti
Sembra banale, ma un’applicazione deve essere prima di ogni altra cosa utile. Come si fa a capire cosa le persone cercano in un software per smartphone? Studiandole, osservandole, parlandoci, possibilmente prima di cominciare a disegnare l’applicazione. Bisogna definire cosa offrire agli utenti, cosa li attrae e li avvince all’uso dell’app nel lungo termine. Servono piccoli omaggi? Coupon? Contenuti extra? Facilità di accesso? Qualsiasi sia il grimaldello per conquistare la fiducia e l’attenzione del cliente, mai dimenticare un aspetto fondamentale: l’applicazione non deve essere un duplicato in formato ridotto del sito Internet.
2. Non si è definito con chiarezza l’obiettivo di business dell’App
Ciascuna applicazione ha un obiettivo di business preciso. Non definirlo significa naturalmente non perseguirlo. A cosa si punta quando si pubblica una mobile app? Ad aumentare le vendite di un prodotto? A costruire un rapporto di lungo termine con i clienti? A migliorare la brand awareness? A portare i clienti in negozio? A semplificare il processo di acquisto? Va da sé che allineare i bisogni dei clienti agli obiettivi di business significa incrementare sensibilmente le chance di successo dell’App.
3. Non si è creata una strategia efficace per il post-lancio
Una App che funziona è una App che interagisce spesso con l’utente. È inutile creare un software dalle enormi potenzialità se poi dopo non si fa nulla per promuoverne l’uso, e la comunicazione post-lancio è fondamentale per costruire la familiarità tra il cliente e la piattaforma. Per capire come procedere in questo senso occorre chiedersi: In che modo i clienti vorrebbero essere approcciati? Che cosa li spinge a fare acquisti? Qual è il modo migliore per conquistare e conservare il loro coinvolgimento?
Una volta risposto a queste domande bisogna individuare gli strumenti di contatto (dalle promozioni ai coupon passando per messaggi di testo, notifiche o piccoli premi) e pianificarne l’invio o l’utilizzo almeno una volta al mese.
4. L’organizzazione non è coinvolta nel lancio della App
L’applicazione è solo la punta dell’iceberg di una strategia più vasta volta a mettere in contatto l’intera impresa con il cliente. Se il team aziendale non condivide questo assunto, il rischio che qualcuno remi controcorrente è quanto meno probabile. È necessario per questo educare individui e business unit per armonizzare gli sforzi e massimizzare i risultati ottenibili attraverso la relazione – o meglio: le relazioni – con il cliente.
5. I contenuti non conquistano: sono monotoni e noiosi
Usare App che offrono sempre gli stessi contenuti, gli stessi layout e le stesse user experience risulta a lungo andare noioso. I clienti vogliono contenuti originali, d’impatto, memorabili, e per questo una componente importante della strategia post-lancio riguarda proprio la continua creazione di elementi che li intrighi e che li mantenga interessati all’applicazione, nonostante il trascorrere del tempo. L’ideale secondo Barbeau sarebbe rinnovare contenuti e messaggi ogni trimestre, per poi studiare attentamente quali sono le reazioni degli utenti alle novità.
6. Nessuno si è accorto della vostra App
Se subito dopo il lancio dell’applicazione, il mercato sembra ignorarla, non disperate: bisogna continuare a comunicare con pazienza la presenza dell’App per almeno un anno, specificando dove effettuare il download e soprattutto a cosa serve, cioè perché i clienti dovrebbero scaricarla. Il modo migliore per introdurla sulla piazza, comunque, rimane una tradizionale campagna di marketing, purché sia ben strutturata. Dopotutto, anche le App sono prodotti e come tali vanno lanciate, sfruttando tutta la potenza di fuoco dei canali digitali, dai banner alle mail passando per i social network, la segnaletica nei punti vendita e la tradizionale pubblicità.