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La Mobile Economy italiana vale oltre 25 miliardi, trainata da 40 milioni di smartphone e 10 di tablet

Consumi e investimenti legati al mondo mobile sono cresciuti del 23% nel 2014: in due anni rappresenteranno più del 2% del PIL. Sugli scudi Mobile Commerce (+55%) e investimenti sulle reti 3G e 4G (+39%). Le spese di imprese e PA in App e soluzioni Mobile salgono del 24%, quelle in Mobile Marketing del 41%. I dati dell’Osservatorio Mobile Economy del Politecnico di Milano

Pubblicato il 21 Mag 2015

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Andrea Rangone, Coordinatore Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

In uno scenario generale ancora incerto, la Mobile Economy in Italia si conferma uno dei pochi ambiti in decisa crescita, e vale ormai l’1,65% del PIL, ovvero ben 25,7 miliardi di euro. I numeri parlano da soli: in Italia, a fine 2015 ci saranno 40 milioni di Smartphone e 10 milioni di Tablet, le reti LTE a banda larga sono arrivate a coprire l’80% della popolazione, e in un giorno medio quasi 18 milioni di utenti unici navigano in Internet dai propri Smartphone e Tablet, contro meno di 13 milioni che navigano dal Pc.

Sono questi i principali dati presentati oggi a Roma dall’Osservatorio Mobile Economy del Politecnico di Milano, che studia i consumi di famiglie, imprese e pubblica amministrazione e gli investimenti del settore pubblico e privato nel mondo Mobile, ovvero appunto la Mobile Economy.

«Il Mobile è una grande opportunità per la crescita della digitalizzazione del nostro Paese e abilita porzioni sempre più rilevanti dell’economia, con importanti impatti su consumatori, PA e imprese di qualunque settore – ha detto Andrea Rangone, Coordinatore Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano -. Al netto della contrazione dei servizi tradizionali di telefonia mobile (-16%), la Mobile Economy cresce, infatti, del 23% a oltre 25 miliardi di euro, ed è destinata a superare i 37 miliardi nel 2017, pari al 2,3% del PIL, grazie soprattutto alla forte crescita di Mobile Commerce e Mobile Payment».

Entrando nel dettaglio dei Consumi, a parte i servizi tradizionali delle Telco (prevalentemente Fonia e Messaggistica), che rappresentano la metà della Mobile Economy ma come detto sono in calo del 16%, la spesa in connettività dati Mobile cresce del 14% e pesa ora il 16% del mercato. La vendita di device mobili (soprattutto Smartphone e Tablet) cresce del 3%, per via di un rallentamento delle vendite di Tablet, e rappresenta quasi il 20%, mentre è invece in forte crescita (+55%) il Mobile Commerce (la vendita di beni e servizi), che arriva a pesare il 10% dei consumi della Mobile Economy e il 18% del totale eCommerce italiano. L’acquisto di contenuti Mobile (giochi, video, news, musica, ecc.) si avvicina invece al miliardo di euro crescendo del 18%: gli acquisti dagli application store pesano per il 40% di questo segmento.

Quanto agli Investimenti di imprese ed enti pubblici, il 55% viene dagli Operatori Telefonici per le reti LTE (ed evoluzioni) e per l’aggiornamento delle reti Hspa: una componente cresciuta nel 2014 del 39%, per un valore di oltre 3 miliardi. Un altro 20% circa riguarda l’Internet of Things su rete cellulare, in crescita del 28%: i principali ambiti sono Smart Car e Smart Home & Building.

Salgono del 24% gli investimenti nelle App e soluzioni Mobile a supporto dei processi aziendali e della relazione con i clienti: pesano il 14% del totale investimenti. Mentre la spesa in Comunicazione e Marketing Mobile fa un balzo in avanti, cresce del 41% e conquista l’8% del mercato, grazie ad un incremento significativo degli investimenti pubblicitari su Smartphone e Tablet.

«Prevediamo che la Mobile Economy cresca con un tasso medio annuo del 14% fino al 2017, grazie soprattutto ad alcuni trend molto attesi – afferma Marta Valsecchi, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Mobile Economy -. Il Mobile Payment esploderà, trainato dalla componente Proximity Payment con Smartphone (tra 2,5 e 5 miliardi di €) e dalle transazioni con Mobile POS per acquistare beni e servizi (circa 2 miliardi). Il Mobile Commerce triplicherà il valore e arrivando a valere quasi il 40% del totale eCommerce nel 2017».

L’Osservatorio inoltre stima nei prossimi tre anni una crescita di oltre il 70% per il mercato Internet of Things solamente guardando agli ambiti già avviati, ma le prospettive di crescita sono decisamente più grandi e potrebbero toccare molti altri settori (Smart City, eHealth, ecc.). «Ci attendiamo una forte crescita (+114% in 3 anni) anche degli investimenti in App e soluzioni Mobile a supporto dei processi aziendali, soprattutto quelli rivolti al consumatore finale, nonché della spesa in Advertising e Marketing Mobile (+85% dal 2014 al 2017)». Infine la vendita di contenuti su Mobile è destinata ad aumentare del 50% circa dal 2014 al 2017, grazie a un raddoppio del mercato basato sugli Application Store e sui giochi regolamentati con vincita in denaro».

Alla base di tutte queste innovazioni c’è la rete mobile, asset portante di tutta la Mobile Economy, ha concluso Rangone, ma è paradossale che anche nel 2014 gli operatori di telefonia mobile abbiano perso nel complesso il 10% di fatturato: «Dal 2009 a oggi hanno perso oltre 7 miliardi di euro, ossia più del 30% del valore iniziale: un quadro particolarmente critico perché gli operatori devono essere in grado di investire continuamente nello sviluppo delle reti. Un ruolo importante nella Mobile Economy dei prossimi anni sarà quindi giocato anche dall’Authority».

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