Industry 4.0: con Rold Smartfab l’IoT è a portata di PMI

Pubblicato il 30 Nov 2017

Rold-Smartfab-MilleMiglia

Nella suggestiva cornice del Museo Mille Miglia a Brescia, Gruppo Rold chiama a rapporto mondo accademico, aziende del territorio e player di riferimento del settore ICT per mostrare concretamente come le PMI possono vincere la corsa italiana all’Industria 4.0. Un obiettivo raggiungibile con Rold Smartfab, piattaforma tecnologica integrata che la stessa Rold non solo ha sviluppato (insieme a Samsung) ma anche sperimentato in prima battuta all’interno dei propri stabilimenti.

Gruppo Rold è una realtà italiana con quasi sessant’anni di esperienza nel mondo della manifattura; nata come azienda produttrice di componenti per elettrodomestici, oggi Rold parla al mondo dell’industria anche in una nuova veste di fornitore di tecnologia e di system integrator con una missione sfidante: aiutare le PMI a sviluppare un proprio percorso di innovazione nell’ottica dell’Industry 4.0. Missione che Gruppo Rold attua mettendo a disposizione delle aziende non solo una piattaforma tecnologica che integra device Samsung (display, dispositivi fissi, wearable device, ecc.) con una suite applicativa sviluppata interamente da Rold, ma anche un ecosistema di partner tecnologici, del calibro di Italtel e Microsoft, ed un network di competenze e risorse che vanno dal mondo accademico (come l’Università di Brescia o il Politecnico di Milano) a quello associativo (come Assolombarda e Federmeccanica).

Dove e come investire in percorsi verso la Smart Manufacturing

«L’unica via per recuperare terreno in ambito manifatturiero è l’investimento tecnologico», ha detto Luca Ferraris, Head of Strategy, Innovation & Communication di Italtel nel corso dell’evento organizzato a Brescia. «Per garantire l’innovazione digitale nei processi industriali servono infrastrutture “portanti”, come la connessione in fibra (uno dei pilastri strategici di Italtel) a supporto dell’IoT, della portabilità dei dati e della loro efficace analisi».

Visione che fa eco a quella di Microsoft che con l’intervento di Roberto Filipelli, Sales and Business Development Director, Head of IoT Strategy, ha voluto portare all’attenzione del pubblico l’importanza degli Analytics nei percorsi verso la Smart Manufacturing: «realizzare prodotti migliori con più efficienza è uno sforzo che le aziende affrontano ormai da molto tempo; oggi per riuscire ad essere vincenti in un panorama competitivo globale e sempre più guidato dall’innovazione digitale servono una capacità produttiva e un’abilità di gestione della fabbrica completamente rinnovate. In questo senso, simulazioni e analisi predittive aprono nuovi scenari per una concreta Smart Manufacturing, per esempio studiano scenari possibili su come ottimizzare l’uso delle macchine produttive anche quando in realtà – stando ai processi attuali – sono ferme. Scenari che però richiedono capacità analitiche avanzate dove le competenze hanno un peso determinante».

Smart Factory: l’importanza delle competenze

Laura Rocchitelli, Presidente Gruppo Rold e Paolo Barbatelli, Chief INnovation Officer Gruppo Rold

Quello delle competenze, tema chiave nell’Industry 4.0, ha un peso non sottovalutabile anche nel mondo accademico che oggi è chiamato a formare i giovani su tematiche tecnologiche e tipologie di lavoro che cambiano molto rapidamente. «Modellazione, simulazione, Big Data Analytics, IoT, le comunicazioni industriali, la sicurezza, il cloud, l’Intelligenza Artificiale… questo dobbiamo insegnare oggi ai ragazzi – afferma il Prof. Emilio Sardini del Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Brescia -. Ma non dobbiamo fermarsi alla formazione in aula, è di vitale importanza che i giovani possano entrare in contatto con le aziende, con il reale mondo industriale ed imprenditoriale già durante gli anni di studio. È in quest’ottica, per esempio, che l’Università di Brescia collabora con l’AIB – Associazione Industriale Bresciana per sviluppare un percorso di formazione continua delle competenze che dopo l’Università faranno il loro ingresso in azienda».

«Le nostre aziende hanno bisogno di ingegneri a profilo “variabile”, con una formazione ampia e generalista accompagnata da specializzazioni continue nel percorso lavorativo», puntualizza Paolo Barbatelli, Chief INnovation Officer di Gruppo Rold. «Da quando abbiamo avviato il nostro percorso di trasformazione digitale verso la Smart Factory abbiamo assunto nuove competenze e siamo alla costante ricerca di ragazzi talentuosi collaborando attivamente con le Università e gli istituti tecnici del territorio. Mi sento di dire che il digitale non toglie affatto lavoro, anzi…. tutt’altro».

Cos’è Rold Smartfab

Rold Smartfab connette uomo, macchina e informazione: permette infatti monitorare, analizzare e gestire i dati e le informazioni provenienti dagli impianti e dalle altre strutture aziendali rendendoli disponibili in tempo reale tanto su dispositivi fissi (lavagne interattive, PC) e mobili (tablet e smartphone) quanto su dispositivi “indossabili” (smartwatch, visori per realtà virtuale che  verificano l’aspetto dei prodotti finiti senza bisogno di smontarli per poi operare eventuali aggiustamenti in produzione) sia touch che non.

«Industria 4.0 non significa portare “il digitale” nelle fabbriche, quel percorso è stato compiuto da tempo. Industria 4.0 per noi significa “liberare i dati” e portarli alle persone e al livello dei processi», spiega Nicola Carrus, Software Engineer di Gruppo Rold. «Prima i dati erano “chiusi nelle macchine”; con Rold Smartfab portiamo i dati direttamente agli utenti che lavorano sulle macchine, è un cambio di paradigma importante».

Rold Smartfab è compatibile con piattaforme aperte e facilmente interfacciabili, punta alla interconnessione e cooperazione tra le differenti risorse aziendali e sfrutta dispositivi ormai largamente utilizzati, soprattutto dalle nuove generazioni, i cui interessi e competenze sono assolutamente necessari all’Industry 4.0.

«Questi nuovi dispositivi sono user friendly sia per le nuove leve ma anche per gli impiegati più anziani che ormai hanno confidenza ad utilizzare tablet, smartwatch o display interattivi», osserva Barbatelli in chiusura. «La nuova fase di Rold Smartfab è orientata ad un livello di integrazione ancora più spinto per portare i dati “della fabbrica” a livello di ERP aziendali o per alimentare sistemi di Analytics, magari con una infrastruttura Cloud a fare da sottofondo tecnologico».

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