Competence Center

BI-REX in cifre: i bandi, la formazione, l’Osservatorio Industria 4.0

Il piano anti-Covid ha salvaguardato corsi, webinar, consulenze e servizi di orientamento 4.0. Inaugurata a ottobre la Linea Pilota, prima smart factory d’Italia; assegnati e lanciati bandi per 5,4 milioni di euro. Intanto il progetto BI-REX ++ prosegue la corsa in Europa, in aprile attesa la decisione di Bruxelles

Pubblicato il 29 Gen 2021

Aula BI-REX

“Assicurare valore alle imprese, proponendo e trasferendo le tecnologie più innovative e adeguate alle loro esigenze, assieme a risorse e competenze”. E’ questo l’obiettivo che guida BI-REX, nella sua attività di orientamento, formazione e consulenza e che non ha perso di vista neanche con l’emergenza sanitaria che ha travolto tutto il 2020. Lo dimostrano i 3 bandi co-finanziati con il MISE per un valore di 5,4 milioni di euro, i 24 progetti innovativi, le 65 imprese coinvolte, i più di 1900 professionisti iscritti alle attività formative online, i 22 webinar in otto mesi. Il piano anti-Covid si è rivelato efficace permettendo al Centro di Competenza di Bologna non solo di non interrompere le attività, ma anche di inaugurare a fine ottobre la prima Linea Pilota tra gli otto Competence center d’Italia, una vera “smart factory” che porterà l’Industria 4.0 nelle grandi aziende come nelle PMI.

“Attrezzata di tecnologie Big data e IoT, Additive manufacturing, Robotica, Finitura e metrologia, presto vedrà attivata la cella 5G, ed è pronta per supportare le aziende nei loro progetti innovativi, non solo attraverso l’accesso alle tecnologie abilitanti 4.0, ma anche attraverso lo svolgimento da parte delle PMI di attività di Test before Invest” aggiunge il direttore generale Stefano Cattorini.

La formazione continua online

Anche nel pieno dell’emergenza Covid-19, come spiega Massimo Pulvirenti, responsabile Formazione e Consulenza, l’organizzazione ha continuato a erogare servizi di formazione servendosi di webinar, stabilendo nuove connessioni e raggiungendo importanti risultati. “Tra le 500 aziende raggiunte con la nostra proposta formativa, due su tre (il 67%) sono nuove, cioè non consorziate, e per i prossimi mesi abbiamo già finalizzato l’organizzazione dei primi 30 nuovi corsi di formazione, tra diretti e indiretti”.

L’area dedicata a Big data e IoT ha riscontrato il maggior interesse per la crescita professionale dei partecipanti, con 696 iscritti in dieci webinar. La media di presenze più alta si è registrata invece per la Robotica (83), una delle tematiche ritenute più stimolanti insieme a Cybersecurity, Additive manufacturing e Management. Sette aziende pervenute su dieci sono PMI, quasi un partecipante su due (44,8%) è CEO, circa 200 gli studenti, professori, ricercatori o dottorandi provenienti dalle università.

A fine 2020 BI-REX ha istituito assieme a Intesa Sanpaolo l’Osservatorio Soluzioni e Tecnologie Industria 4.0, per monitorare, comunicare e condividere le attività svolte e i servizi offerti dal Competence attraverso studi, ricerche, indagini specifiche e best practices, come anche il ruolo attivo di consorziati e  partner. Un’attenzione particolare sarà posta su Big Data e HPC.

Il supercalcolo arriva a PMI e start up

A quest’ultimo tema si ricollega il progetto candidato di cui BI-REX è capofila, “BI-REX ++“, dedicato all’High performance computing & Big data processing for Industry, ammesso dal MISE alla gara della Commissione europea per istituire una rete di Poli europei di innovazione digitale. L’approvazione definitiva della short list da parte di Bruxelles, nell’ambito del Digital Europe Programme da 7,5 miliardi per il settennato 2021-2027, è attesa per il prossimo aprile.

Stefano Cattorini, direttore generale BI-REX
Stefano Cattorini, direttore generale BI-REX

“Tale iniziativa nasce per soddisfare le esigenze di business di PMI e start up nei settori Manufacturing, Life Science e Green Technologies. Si stima che 30 mila PMI manifatturiere europee trarranno vantaggio dall’innovazione attraverso l’HPC, ma appena il 16,6% delle imprese italiane ha adottato almeno una tecnologia abilitante e pochissime la HPC (dati Istat). BI-REX ++ metterà a disposizione infrastrutture di supercalcolo fino a ieri riservate solo ai grandi gruppi industriali, grazie a un modello cloud/edge computing che permetterà agli imprenditori di svincolarsi dalla logica di acquisizione asset (capex) per passare all’uso di ‘HPC as a service’ (opex)” comunica Cattorini.

La proposta del Competence Center schiererà il supercomputer Marconi100 di CINECA, l’infrastruttura di supercalcolo Eni con il sistema HPC5, nonché il Centro nazionale delle tecnologie informatiche e telematiche dell’Istituto nazionale di fisica nucleare. Inoltre, BI-REX ++ diventerà un luogo di formazione che favorirà il change management delle aziende e un punto di riferimento nazionale per le tematiche HPC, Artificial Intelligence e Cybersecurity.

L’importanza delle collaborazioni

I rapporti diretti con il mondo delle imprese si sono esplicitati in più di 15 specifiche collaborazioni, tra convenzioni e accordi commerciali, già sottoscritti con membri Bi-Rex e nuovi partner. Nel corso dell’anno BI-REX ha incontrato oltre 200 aziende esterne al consorzio. A livello di tematiche verticali, ha lanciato il tavolo di lavoro Scienze della Vita 4.0 che entrerà nel pieno delle attività nel 2021.

Il presidente Domenico Bambi osserva “Appena il 13% delle imprese manifatturiere italiane si avvale di collaborazioni, contro il 23,6% della Germania. Anche per questo, nel 2020 abbiamo stretto un accordo quadro con i Digital Innovation Hub di Confindustria, Cna e Legacoop. Pensando al futuro dei Competence Center, BI-REX nel 2020 ha inviato al MISE sette proposte per estendere o creare nuove opportunità di co-finanziamento: dal supporto alle idee innovative delle imprese alla formazione professionalizzante 4.0, dall’aggregazione di progetti innovativi per filiere industriali all’export digitale, dagli strumenti di finanza agevolata alle iniziative volte a creare occupazione in settori ad alta specializzazione, per finire con lo scaricare sul nostro territorio gli ingenti finanziamenti europei con gli istituendi EDIH. Tutto all’interno dei nostri spazi, con le nostre risorse umane e con il supporto dei nostri partner pubblici e privati”.

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