Cybersecurity, l’Iot finisce nel mirino dei Cryptominer

La fotografia di McAfee sul terzo trimestre 2018: registrate 480 nuove minacce ogni minuto. in Crescita le violazioni di dati nel finanche (+20%). Mentre per sferrare gli attacchi si scelgono sempre più spesso le falle nella sicurezza dei dispositivi dell’Internet of things

Pubblicato il 19 Dic 2018

sicurezza IoT

Sfruttare le falle nella sicurezza dei dispositivi dell’Internet of things è una pratica sempre più frequente per i cybercriminali, e nello specifico dei cryptominer. A evidenziarlo è l’ultimo report sulla Cybersecurity di McAfee, che prende in esame il terzo trimestre del 2018 e registra come in questo periodo siano state state osservate 480 nuove minacce al minuto, con il settore finanziario che ha subito un aumento del 20% delle violazioni dei dati.

I nuovi malware progettati per colpire l’IoT sono cresciuti da ottobre a dicembre del 73%, aumentando del 203% negli ultimi quattro trimestri. Dal canto suo il malware cryptomining, sviluppato per sfruttare le falle di sicurezza nei dispositivi Internet Of Things, ha registrato un +71%. In diminuzione i nuovi malware che prendono di mira il mobile (-24%)attraverso truffe nei fake game e sulle app di incontri. Cattive notizie per il settore finanziario, dove le violazioni di dati, dovute principalmente a virus Trojan, registrano una crescita del 20%. In crescita anche i botnet utilizzati per estorsioni, che minacciano di rivale le abitudini di navigazione degli utenti, e la nuova generazione di ransonware, a +10%. 

“I criminali informatici sono ansiosi di attaccare i punti di vulnerabilità sia nuovi che esistenti, e il numero di servizi ora disponibili sui mercati clandestini ha aumentato notevolmente la loro efficacia – spiega Christiaan Beek, lead scientist di McAfee I criminali informatici forti dei successi che continuano ad ottenere con attacchi che prevedono il pagamento di riscatti, o con semplici attacchi come nei casi delle campagne di phishing, continueranno ad usare queste tecniche. Seguendo le tendenze emergenti nei mercati clandestini e nei forum nascosti i responsabili della sicurezza informatica sapranno come continuare a difendersi dagli attacchi attuali e rimarranno un passo avanti nei confronti di quelli futuri”.

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