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Depuratori d’aria anti-Covid per la sicurezza scolastica

La Città Metropolitana di Milano e la start up NanoHub sperimentano all’I.S. Schiaparelli-Gramsci il filtro che inattiva il SARS-CoV-2 negli ambienti indoor. Questa collaborazione permette sia di porre maggiori tutele per la salute degli studenti sia di avviare un percorso di formazione su un tema fondamentale come quello della qualità dell’aria negli ambienti chiusi

Pubblicato il 05 Ott 2020

Levante 250 NanoHub 2

Il progetto pilota frutto dell’intesa tra la Città metropolitana di Milano, NanoHub, start up italiana attiva nel campo delle nanotecnologie, e DTO, società italiana che opera nel settore della commercializzazione ed assistenza tecnica di strumentazione scientifica, riguarda l’installazione e la concessione in comodato d’uso per un anno di 52 depuratori per l’aria dotati di filtro anti SARS-CoV-2 presso l’Istituto Superiore Schiaparelli-Gramsci di Milano.

Stefano Perboni, CEO di Nanohub sottolinea “La tecnologia che abbiamo offerto al progetto è unica sul mercato sia per le tempistiche in cui registra efficacia, sia perché in grado di purificare gli ambienti in presenza di persone e senza la necessità di personale tecnico specifico, consumando l’energia di una lampadina. Avendo pressoché infiniti ambiti di applicazione, da scuole a ospedali, da uffici a tutto il settore trasporti, può veramente contribuire ad un ritorno alla vita normale sempre in maggiore sicurezza”.

Un device che purifica l’aria per scuole più sicure

Il filtro ideato e brevettato da Nanohub si compone di un reattore fotocatalitico di ultima generazione e da un tessuto antibatterico e antivirale. L’azione congiunta dei componenti permette di sanificare l’aria, contenendo e rallentando la trasmissione del SARS-CoV-2. A differenza di altre soluzioni di sanificazione dell’aria oggi sul mercato (ad esempio i filtri c.d. HEPA), LEVANTE 250 non “trattiene” il virus, bensì ne inibisce in tempi rapidi la carica virale infettiva negli ambienti chiusi: in 10 minuti rende inattivo il 98,2% della carica virale infettiva, in 20 minuti oltre il 99,8%, fino ad arrivare al 100% in 30 minuti. L’efficacia del filtro è stata testata nel laboratorio della Dr.ssa Elisa Vicenzi, capo dell’Unità di Patogenesi Virale e Biosicurezza dell’Ospedale San Raffaele di Milano, nota anche per aver isolato e studiato il Coronavirus della SARS dal 2003 al 2008.

“Questa iniziativa innovativa dimostra che, in attesa di un vaccino, si devono ricercare soluzioni innovative e creative nella lotta al Covid-19. Se questa sperimentazione avesse successo, si porrebbero le basi per una diffusione a tutte le scuole che potrebbe così vedere messa in sicurezza la salute degli studenti e degli operatori scolastici” commenta Roberto Maviglia, consigliere delegato all’Edilizia scolastica della Città metropolitana.

Un po’ di formazione: la qualità dell’aria è importante

Il protocollo prevede il posizionamento di 52 depuratori uno in ogni aula, due per i laboratori e le biblioteche. Verrà installato anche un sistema di misurazione in tempo reale della qualità dell’aria, attraverso l’analisi di 4 indici: temperatura, presenza di CO2, umidità e presenza di composti organici.

Previsto è anche un percorso di formazione per docenti e alunni con focus sull’importanza della qualità dell’aria negli ambienti indoor sia per il benessere che per il rendimento scolastico degli alunni a cura dell’I.S. Schiaparelli-Gramsci in collaborazione con gli esperti di Nanohub. Oltre a corsi per i docenti, verranno predisposti diversi materiali didattici per gli alunni a cui verranno sottoposti dei questionari all’inizio del progetto, dopo il primo mese di scuola e poi ogni tre mesi fino alla fine dell’anno scolastico. Le domande verranno concordate con l’Istituto scolastico e i risultati verranno condivisi anche con la Città Metropolitana.

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