Le sfide per i responsabili della Supply Chain nel 2010

Nelle scorse settimane il magazine Supply Chain Digest ha pubblicato la propria survey annuale relativa alle sfide che i professionisti della logistica…

Pubblicato il 01 Mag 2010

Nelle scorse settimane il magazine Supply Chain Digest ha
pubblicato la propria survey annuale relativa alle sfide che i
professionisti della logistica dovranno raccogliere nel corso
del 2010. I pareri di autorevoli analisti e istituzioni quali
Gartner, IDC e MIT (Massachusetts Institute of Technology)
concordano nel sottolineare che il clima di incertezza che
affligge il 2010 contribuirà a spingere le aziende verso il
ripensamento dei processi decisionali nelle funzioni
logistiche. Infatti, diventa sempre più stringente la
necessità di nuovi modelli di previsione della domanda più
flessibili, che possano tener conto delle fluttuazioni
dell’economia, oltre a modelli contrattuali e di sourcing
più sofisticati, in grado di governare i processi logistici
concentrando l’attenzione dei manager sul contenimento
dei costi. Nell’attuale contesto di lento e progressivo
ritorno alla crescita economica, Gartner evidenzia che le
imprese dovranno concentrare i propri investimenti per
aumentare la produttività delle risorse umane, cercando di
accrescere il proprio business a parità di organico,
nell’ottica di evitare costi aggiuntivi all’impresa
attraverso il recupero di efficienza. L’analisi di IDC
tocca tematiche analoghe, sottolineando che nel settore della
logistica sarà di importanza strategica tentare di trasformare
i costi fissi della propria impresa in costi variabili,
proporzionali all’effettiva domanda di servizi logistici.
Per questo motivo MIT ritiene che la sfida più importante si
giocherà sul Talent Management nelle funzioni Supply Chain per
assicurarsi che l’impresa trattenga il personale in
possesso delle giuste competenze.

Nei periodi di recessione, infatti, la soddisfazione dei
dipendenti tende a diminuire e le competenze necessarie per una
gestione efficiente della Supply Chain sono in rapido
cambiamento. Oltre alle skill tecniche sono oggi necessarie
“soft skills” come l’abilità nella
negoziazione per migliorare il dialogo tra i diversi attori
della filiera. Se non si pone sufficiente attenzione allo
sviluppo professionale del personale, nella prossima fase di
ripresa, alcune delle persone chiave nella gestione delle
relazioni industriali potrebbero cambiare lavoro. In questo
quadro, le ICT potranno contribuire significativamente al
cambiamento strategico della Supply Chain. Infatti, molte
tecnologie hanno raggiunto la definitiva maturità. GPS e
Machine 2 Machine hanno segnato l’inizio
dell’”Internet delle cose” che ha come
conseguenza quella di trasformare gli asset delle imprese
logistiche in “risorse in movimento” offrendo alle
imprese nuovi spunti di ricerca di efficienza ed efficacia.
Grazie alle tecnologie Mobile&Wireless sarà inoltre
possibile assicurare la produttività delle funzioni Supply
Chain anche in ottica Green, diminuendo l’impatto
ecologico attraverso una più accurata gestione degli asset,
delle flotte di automezzi, degli impianti e della manutenzione.

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