Google di nuovo nel mirino dell’antitrust per l’acquisizione di AdMob

Non c’è pace Antitrust per Google. Ora sotto la lente della statunitense Federal Trade Commission (Ftc) finisce l’acquisizione dello scorso…

Pubblicato il 01 Mag 2010

Non c’è pace Antitrust per Google. Ora sotto la lente
della statunitense Federal Trade Commission (Ftc) finisce
l’acquisizione dello scorso novembre di AdMob, il
principale provider di pubblicità su smartphone, per 750 milioni
di dollari in azioni. Herb Kohl, presidente della
sottocommissione antitrust della commissione giustizia del Senato
Usa, ha indirizzato una lettera ufficiale al presidente della Ftc
Jon Leibowitz. Secondo quanto riporta la Reuters, Kohl avrebbe
scritto nella missiva che questa acquisizione, se realizzata,
fonderebbe Google, che già detiene una posizione dominante nella
ricerca su Internet e nella pubblicità legata alla ricerca sul
web, con una società, AdMob, che detiene una posizione dominante
come provider di pubblicità su Mobile. Il risultato sarebbe la
creazione di un’eccessiva posizione dominante nel campo
della pubblicità online e mobile. L’affare concluso dal
Gigante di Mountain View dovrebbe quindi essere passato in
rassegna dalle autorità competenti, così da stabilire se
l’acquisizione della società, siglata a novembre,
costituisce una violazione delle norme antitrust. Non è uno dei
periodi più spensierati nella giovane vita di Google: oltre allo
spinoso “caso Cina“, Google è sulla graticola
Antitrust in Italia (a causa di Google News e AdSense), ha perso
la causa in Italia (per la Privacy, relativa a Google Video) e
non ha ancora chiuso la disputa Antitrust Usa relativa a Google
Books.

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