Mercato

Motorola Mobility: i retroscena della fusione con Google

Annunciato il 15 agosto, l’accordo prevede che il colosso californiano paghi 12,5 miliardi di dollari. L’integrazione potrebbe dare a Google la possibilità di produrre per la prima volta in proprio i telefoni

Pubblicato il 01 Ott 2011

defy-plus-gray-190280-130318173911

Annunciato il 15 agosto, l’accordo tra Google e Motorola prevede che il colosso californiano paghi 12,5 miliardi di dollari – 40 dollari per azione – per acquisire una delle due divisioni dell’azienda produttrice di hardware, nonché partner per l’impiego di Android.

L’integrazione tra le due aziende potrebbe dare a Google la possibilità di produrre per la prima volta in proprio i telefoni, portandola a competere direttamente con gli iPhone di Apple.

Con questa operazione, però, Google si potrebbe mettere anche in diretta concorrenza con molte delle aziende che si basano sul sistema operativo Android per i propri smartphone – tra cui Samsung e HTC. In risposta a questo, il colosso ha annunciato che Android rimarrà un sistema aperto e che, anzi, sarà ulteriormente rafforzato e che Motorola Mobility sarà gestita come un’azienda separata. Con questo accordo, infine, Google rafforzerà il suo ruolo nel mercato del Mobile Computing. Rumors sostengono che tra gli obiettivi di Google ci fossero anche i brevetti detenuti dall’acquisita – 17.000 già concessi e 7.500 in corso d’approvazione. Il colosso di Mountain View, infatti, era stato appena sconfitto in una gara da un consorzio con Microsoft, Apple e Research in Motion per l’acquisizione delle migliaia di brevetti della software house Novell.

L’annuncio ha permesso al titolo di Motorola di ottenere un balzo del 56,8% arrivando a 38,4 dollari, mantenendosi leggermente al di sotto del prezzo di 40 dollari offerto dal gruppo di Larry Page, mentre il titolo Google ha subito solo una leggera perdita (-1,1%), nonostante la “maxi-offerta”.

L’operazione resta soggetta alle ordinarie condizioni sospensive, tra cui l’approvazione delle autorità competenti negli Usa, in Unione Europea e in altre giurisdizioni. La transazione dovrebbe chiudersi definitivamente entro la fine del 2011 o all’inizio del 2012.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati