Rubriche - Mobile Marketing & Service

focus w4i90 mobile payment

Nel 2011 in Italia sono stati effettuati pagamenti tramite cellulare per un valore superiore a 700 milioni di euro e il Mobile Payment è arrivato a…

Pubblicato il 09 Feb 2012

focus-191714-130318174008
Nel 2011 in Italia sono stati effettuati pagamenti tramite
cellulare per un valore superiore a 700 milioni di
euro
e il Mobile Payment è arrivato a coinvolgere
circa 23 milioni di italiani, il 76% dei
cittadini tra i 18 e i 54 anni. Tanti sono infatti coloro
che hanno effettuato
nella loro vita almeno una
volta un pagamento da cellulare
, sia esso una donazione,
una ricarica o l’acquisto di un’App.
Qualcosa si sta insomma muovendo nel nostro Paese, e le numerose
iniziative in corso fanno ben sperare per un futuro decollo dei
servizi, superando la situazione di stallo in cui il settore si
trova ormai da qualche anno, come emerge dai dati
rilasciati dalla School of Management del Politecnico di
Milano
(
www.osservatori.net) in
occasione del convegno “Mobile Payment: se non ora,
quando?”
Il Mobile Payment nasce dall’unione di due mondi
differenti: quello più innovativo della telefonia mobile e il
quello più tradizionale dei pagamenti elettronici.Se in
Italia il mercato della telefonia mobile è particolarmente
evoluto
– con oltre 21 milioni di utenti di
smartphone e circa 16 milioni di navigatori Internet da cellulare
– siamo il fanalino di coda in Europa per i pagamenti
elettronici, dato che oltre il 90% delle transazioni
avviene ancora in contanti
.
Fra le iniziative più significative nel nostro Paese spicca la
piattaforma di Mobile Remote Payment del consorzio
Movincom, in cui il pagamento avviene tramite la
rete cellulare per es. inviando un Sms o usando un’App, che
ha iniziato ad operare nei mesi scorsi e continua a raccogliere
consensi. Oltre 15 esercenti hanno già lanciato il
servizio
di pagamento via Mobile per i propri clienti e,
anche se è ancora presto per parlare di risultati in termini di
numero di utenti e transazioni effettuate, gli oltre
20.000 biglietti venduti dalla sola ATA Firenze in pochi
mesi
fanno comunque ben sperare.
"La situazione per quanto riguarda il Mobile Remote Payment
in Italia – ha affermato Alessandro Perego, Responsabile
scientifico dell'Osservatorio
– è al momento
estremamente positiva: non vi sono problemi di infrastruttura o
di tecnologia, l'offerta vede svariati fornitori qualificati
e disponibili e si nota una piena consapevolezza dei benefici
apportabili dalle tecnologie Mobile applicate ai pagamenti.
Occorre però una maggiore volontà nell'attivare un circolo
virtuoso di progettazione dei servizi basato su tre
elementi fondamentali: identificazione dei bisogni, semplicità e
comunicazione delle iniziative
".
Si sono mosse anche le Telco italiane dando vita a
MobilePay,
una piattaforma unica per i pagamenti via
Mobile. Al momento è un servizio utilizzabile per il pagamento
dei soli beni digitali, ma nel futuro non è escluso possa essere
estesa alla gestione del pagamento di altri prodotti e servizi.
Nell’attesa che si diffondano i cellulari dotati di
tecnologia NFC e i POS Contactless necessari a creare
l’adeguata rete di accettazione, alcuni player
dell’offerta stanno sperimentando nuove soluzioni che
permettono al mondo Remote e a quello Proximity (basato su
tecnologie di trasferimento a corto raggio come l’NFC) di
avvicinarsi” attraverso l’utilizzo di
soluzioni intermedie come i QRcode
(al momento PlainPay
di Auriga, Up Mobile di Banca Sella e BeMoov del Consorzio
Movincom).
Il Mobile Proximity Payment vero e proprio, però, si
trova ancora in una fase embrionale e si registrano solo alcune
sperimentazioni
, tra cui il progetto lanciato
dall’azienda dei trasporti ATM di Milano in collaborazione
con Telecom Italia – che permette di pagare
l’abbonamento ai trasporti pubblici e quindi di accedervi
semplicemente avvicinando il telefono ai tornelli – e la
sperimentazione avviata a fine anno da Intesa Sanpaolo, chiamata
Move and Pay.

Il panorama
internazionale

L’analisi della School of Management si è estesa anche
all’ambito internazionale. In tutto il mondo, infatti,
l’interesse verso il Mobile Payment è sempre più elevato
e sono numerosi gli annunci di nuove iniziative.
Lato Mobile Remote Payment, molti servizi hanno ottenuto
livelli di utilizzo estremamente rilevanti
:
l’applicazione di Fandango (vendita di
biglietti cinematografici) è stata scaricata da oltre 20 milioni
di utenti negli Stati Uniti; l’applicazione Mobile di
Starbucks, per ordinare mentre si è in coda
all’interno del negozio, sempre negli USA, ha registrato
oltre 30 milioni di transazioni in un anno, mentre sono oltre 3
milioni i francesi che hanno scaricato l’applicazione
Mobile di SNCF (ferrovie) per l’acquisto di biglietti
ferroviari e ricevere informazioni di servizio.
Lato Mobile Proximity Payment, se si escludono i casi
asiatici, l’offerta è ancora in fase di formazione e
consolidamento
: il progetto Cityzi, nato dalla
collaborazione dell’intero ecosistema francese, si sta
allargando dalla sola Nizza ad altre città francesi; in Turchia
Turkcell, Telco leader di mercato, ha avviato Cep-T Cuzdan, il
proprio progetto di Mobile Proximity Payment; in UK Orange, ora
Everything Everywhere, e Barclaycard hanno invece lanciato Quick
Tap.
Oltre alle iniziative promosse da Telco e Banche anche
gli OTT (Over The Top) si stanno muovendo
:
Google negli Stati Uniti ha lanciato un
borsellino elettronico NFC, Paypal sta sperimentando alcuni
schemi di pagamento di prossimità nel nord Europa. Infine, in
diversi Paesi – tra cui Spagna, Polonia, Danimarca,
Germania, Inghilterra, Olanda e Stati Uniti – sono stati
annunciati accordi di collaborazione tra le Telco con
l’obiettivo di creare piattaforme interoperabili per il
Mobile Proximity Payment.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2