L’UE taglia i costi roaming: quanto si risparmia parlando con l’estero | Internet 4 Things

Scatta il primo luglio un nuovo taglio delle tariffe di roaming (cellulari all’estero), deciso dall’Unione Europea, e chissà se stavolta non…

Pubblicato il 16 Mag 2012

Scatta il primo luglio un nuovo taglio delle tariffe di roaming
(cellulari all’estero), deciso dall’Unione Europea, e
chissà se stavolta non verrà qualche sorpresa, dagli operatori.
Si comincia infatti a vedere qualche reazione interessante,
diversa dalle solite proteste: Telefonica ha appena lanciato una
tariffa paneuropea per il traffico dati.

Va detto che questo nuovo taglio era già
nell’aria
, voluto com’era dalla Commissione
europea; ma solo a maggio ha ricevuto
l’approvazione dal Parlamento europeo
. A grande
maggioranza, per altro: 578 voti a favore, 10 contrari e 10
astensioni. Tutto lascia pensare quindi che la strada sarà in
discesa anche per la successiva votazione, a giugno, da parte del
Consiglio Ue.

Ecco perché tutti considerano già assodato il nuovo taglio:
il costo delle chiamate in uscita, in roaming
all’interno dell’UE, passerà a 29 centesimi
al minuto
(e a 19 centesimi dal luglio 2014), contro
l'attuale soglia massima di 30 centesimi. Anche gli
Sms saranno meno cari,
scendendo a 9 cent dagli attuali
11 (e a 6 centesimi dal primo luglio 2014).

Stavolta il taglio riguarda anche il traffico dati, il cui costo
non potrà superare i 70 centesimi a megabyte (scenderà poi a 45
centesimi nel 2013 e a 20 centesimi dal primo luglio 2014). Oggi
non c’è un limite per i costi di roaming dati.

Altra grossa novità di luglio, gli utenti potranno
comprare tariffe di roaming da operatori diversi dal proprio,
sulla stessa sim e numero di telefono
. Un po’
com’è stato possibile fare, per anni, con la carrier
selection e pre-selection su rete fissa.

Il taglio dei costi va visto come un rimedio diretto a costi
giudicati troppo alti dalle istituzioni europee. La possibilità
di attivare tariffe con operatori diversi è invece un rimedio
più sofisticato, per aprire il mercato: è la tipica mossa che
le autorità di regolamentazione fanno quando vedono un livello
di concorrenza insufficiente. Che è proprio quello di cui la
Commissione ha accusato gli operatori, sul fronte del roaming.
«Nel rispetto degli obiettivi previsti dalla strategia
Europa 2020 e dell'agenda digitale, ritengo necessario
contribuire allo sviluppo del mercato europeo delle
comunicazioni, rendendolo più competitivo e facilitando
l'accesso al mercato per i nuovi operatori», ha
commentato infatti anche l’europarlamentare Oreste Rossi.
La Commissione ritiene infatti che costi di roaming ridotti al
minimo faciliteranno il traffico transfrontaliero e quindi
l’economia europea.

Ma le istituzioni europee considerano anche l’aspetto
sociale: la gente è sempre meno disposta a rinunciare al
cellulare quando va in vacanza. Ed è vero per il 41 per cento di
italiani (risultati i più cellulari-dipendenti d’Europa),
secondo un recente sondaggio di Tripadvisor.it (con un campione
di 5 mila utenti europei, di cui 1.800 italiani). Il 61%
degli Italiani dichiara che le tariffe di roaming sono troppo
care per i turisti, rispetto al 22 per cento del 2011
.
Il 55% è costretto a disabilitare il data roaming. Il 31% ha
subito costi più alti del previsto, in vacanza. Non solo
turisti: i prezzi di roaming influenzano anche gli utenti
business, che viaggiano per lavoro. E tutto l’anno per
altro, mica solo d’estate.

La posizione dei principali operatori europei è stata
univoca, su questi aspetti: contraria alle imposizioni
dell’Europa. E riassumibile con un “lasciate fare al
mercato, vedrete che faremo calare i prezzi”. Vittorio
Colao, a capo di Vodafone, a febbraio aveva sostenuto che i tagli
del roaming mettevano i rischio le capacità degli operatori di
investire in infrastrutture e innovazione.

Così, può sembrare una (buona) svolta la notizia di
Telefonica: ha lanciato una tariffa da 2 euro al giorno per 25 MB
(abbastanza generosa), in Germania; entro l’estate, anche
in Spagna, Regno Unito, Irlanda, Repubblica Ceca e Slovacchia.
Insomma, invece di continuare a resistere ai tagli o a limitarsi
a rispettare le norme europee (come fatto finora da tutti gli
operatori), si vede un operatore che comincia ad applicare una
strategia d’avanguardia. Forse ormai i tempi erano maturi:
tanto che anche Swisscom- operatore svizzero e quindi non
sottoposto agli obblighi della Commissione- a maggio ha
annunciato un mega sconto, da luglio, su internet in
roaming.

Chissà, potrebbe essere l’inizio di una
nuova fase per il roaming, verso una piena concorrenza tra gli
operatori e tariffe alla portata di tutte le
tasche
.

di Alessandro Longo

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