Nascono le prime “Smart City”

“Internet of Things”, “Ubiquitous Computing”, “Ambient Intelligence”, “Smart Communication”, “Unified…

Pubblicato il 01 Giu 2009

“Internet of Things”, “Ubiquitous
Computing”, “Ambient Intelligence”,
“Smart Communication”, “Unified
Communication”, “Sensor Networks”,
“Mobile broadband”: sono alcune locuzioni
ricorrenti entrate a far parte del gergo comune di chi si
interessa a nuovi paradigmi tecnologici e di comunicazione, e
dei loro impatti sulle società moderne. Più recente è il
concetto di “Smart City” o “Smart
Society”, comunità “evolute” caratterizzate
da un modello di sviluppo ecocompatibile e in cui le persone
sono messe in condizione di poter accedere ai servizi anche da
remoto e lavorare dove desiderano.

Queste città intelligenti racchiudono molti
dei concetti citati e integrano soluzioni e tecnologie
all’avanguardia, mirate a garantire vantaggi
significativi alle comunità e alle aziende, e servizi di
telecomunicazione e informazione avanzati per i cittadini di
quel territorio. Un primo esempio concreto di “Smart
City”, realizzato su infrastruttura tecnologica Ericsson,
è quello della città greca di Trikala, in cui oltre 50 Km di
fibra ottica, lungo una rete di oltre 17 km, hanno permesso
l’interconnessione in banda larga di edifici e servizi di
primaria importanza per la vita e lo sviluppo della comunità:
il municipio, gli ospedali, le scuole, l’università, i
centri culturali, sportivi e commerciali, le stazioni di
polizia e dei vigili del fuoco. Ad oggi sono attivi diversi
servizi: la telemedicina, realizzata con un operatore
specializzato, che consente ai pazienti negli ospedali locali
di poter essere visitati e monitorati da specialisti di altre
zone del Paese; applicazioni avanzate di e-parking; pannelli
digitali informativi per il trasporto pubblico; servizi di
geolocalizzazione per i veicoli municipali; collegamenti veloci
per gli edifici municipali e wireless per le scuole.

Trikala è un esempio di integrazione efficiente
dell’ICT che consente la riduzione delle emissioni di
CO2, l’utilizzo di applicazioni di tipo
machine-to-machine per l’ottimizzazione dei consumi
energetici nei sistemi industriali, la
“dematerializzazione” di prodotti e attività
fisiche, abilitando soluzioni di telelavoro, e-learning,
e-government, ehealth mobile payment e epaper per citare alcuni
esempi. Un ulteriore esempio di realizzazione, integrazione e
gestione di infrastrutture, questa volta
“multiplay”, per le comunicazioni integrate è
quello realizzato nella città di KAEC (King Abdullah Economic
City) in Arabia Saudita, in cui, agli oltre 2 milioni di
residenti previsti, vengono offerti servizi multimediali
avanzati per TV, PC e telefonia quali IPTV, film
personalizzati, telefonia su IP, video-on-demand ad alta
definizione e giochi interattivi fruibili ovunque, in qualsiasi
momento e da qualsiasi dispositivo.

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