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Se la cabina telefonica diventa un access point

A Torino e New York partiti gli esperimenti di riconversione delle cabine telefoniche in hot-spot gratuiti. Nella città piemontese la nuova cabina sarà dotata di un touch screen per accedere a informazioni e servizi di pubblica utilità, turismo, mobilità, commercio, tempo libero.

Pubblicato il 25 Set 2012

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Si telefona sempre meno e si naviga sempre di più. E così a
distanza di pochi mesi l’una dall’altra sono
partite due iniziative per riconvertire le gloriose cabine
telefoniche in hot spot, una a stelle e strisce e l’altra
tricolore.

Il primo esperimento riguarda New York, dove Il Dipartimento di
Information Technology and Telecommunications insieme a Van
Wagner e Titan, le due compagnie che forniscono la copertura
Internet alla città, ha cominciato il processo di
riconversione delle cabine telefoniche cittadine ormai obsolete
in punti hot-spot wireless gratuiti.

Per il momento il progetto di test è stato effettuato su dieci
cabine nel cuore di Manhattan, ma l’obbiettivo finale
dell’operazione è quello di convertire tutte le
tredicimila cabine telefoniche cittadine cadute ormai in disuso
dopo l’avvento e la diffusione dei telefoni cellulari.

Il Dipartimento nel corso dell’ultimo anno ha effettuato
un sondaggio pubblico su come le cabine telefoniche possano
essere aggiornate per evitare di diventare obsolete. Il
sondaggio ha avuto un grande successo tra i cittadini

e i suggerimenti più quotati sono stati trasformare le cabine
in stazioni energetiche o aggiungervi degli schermi touch
screen dotati di informazioni turistiche.

Tuttavia l’idea più popolare è stata proprio la
creazione di punti hot-spot wireless all’interno delle
cabine.

La conversione di una singola cabina costa circa 2.000 dollari
che non ricadranno sui contribuenti ma verranno pagati dalle
due compagnie che forniscono il servizio che sperano così di
aumentare le proprie entrate pubblicitarie.

Il servizio sarà assolutamente gratuito e disponibile
24 ore al giorno.
Gli hot-spot avranno un raggio di
circa 300 metri.

I telefoni delle cabine telefoniche rimarranno comunque attivi:
l’anno scorso sono serviti ad effettuare 27 milioni di
chiamate, escludendo quelle di emergenza.

E in Italia si muove Torino

Anche nel nostro Paese l’esigenza di rinnovare le cabine
telefoniche si fa sentire molto forte. E così la prima città
in cui parte la sperimentazione è Torino, dove qualche
mese fa è stata presentata la “cabina
intelligente” di Telecom Italia
. Come nel caso
di New York la cabina non perderà la sua funzione primaria ma
la integrerà con numerosi servizi dedicati ai cittadini
e ai turisti.

La cabina sarà infatti dotata di un touch screen per accedere
a informazioni e servizi di pubblica utilità, turismo,
mobilità, commercio, tempo libero, social networking e servizi
online per gli studenti del Politecnico.

Inoltre la nuova cabina hi-tech è stata ideata anche pensando
all’ecosostenibilità, alla mobilità elettrica e alla
sicurezza secondo il modello della “città
intelligente”, visto che proprio Torino ha
recentemente lanciato il progetto “Torino Smart
City”
.

La presenza di un pannello fotovoltaico contribuirà al
fabbisogno energetico della postazione, una centralina per il
rilevamento dell’inquinamento atmosferico monitorerà la
presenza di polveri sottili, un sistema di videosorveglianza
collegabile alla sala controllo della Polizia Municipale
garantirà la sicurezza nelle immediate vicinanze. Nei pressi
della cabina sei colonnine predisposte alla ricarica delle
biciclette e degli scooter elettrici saranno a disposizione dei
cittadini.

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