Approfondimenti

La comunicazione multimediale va in ascensore

Un consorzio di aziende italiane ha sviluppato una piattaforma che, tramite una rete in massima parte wireless, permette la chiamata di emergenza bidirezionale e multimediale dall’interno della cabina. Una soluzione che risponde alla necessità di adeguarsi alla nuova legge che impone la dotazione di un sistema di comunicazione vocale negli ascensori

Pubblicato il 01 Set 2009

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La de-regulation delle frequenze con il decreto Landolfi del 2005
ha portato scarsi mutamenti nel panorama italiano delle reti
wireless. Se si esclude un certo fermento in alcune micro-nicchie
territoriali, nell’arco di circa cinque anni si è
evidenziata una fondamentale tendenza: non si fa wireless senza
il supporto diretto o indiretto dei grandi operatori del settore
TLC. Nell’ultimo anno alcuni eventi significativi lasciano
intravedere una possibile emersione nel medio periodo di nuovi
soggetti, in particolare per ciò che riguarda lo scenario dei
nuovi operatori WiMAX.

I problemi da indirizzare per il wireless
italiano

Attraverso un approccio analitico, esaminando casi sintomatici,
sono state identificate tre tipologie fondamentali di problemi
che, se correttamente superati, si possono agevolmente
trasformare in interessanti opportunità:
• Strategie progettuali non integrate e di limitato
respiro;
• Modelli di Business non rispondenti alle richieste del
mercato;
• Digital Divide e/o scarsità di risorse sul
territorio.
Ognuna di queste opportunità, anche se presa singolarmente, è
già una buona base di partenza, ma un’impresa che non le
prenda in serio esame globalmente è, con molta probabilità,
destinata ad un successo in una ristretta nicchia di business,
con una ridotta finestra di opportunità. Non esiste una ricetta
per risolvere i problemi in maniera ottimale, ovviamente, ma
anche qui è possibile individuare un fattore che, se e quando si
acquisirà, di questa ricetta deve far parte: la flessibilità.
La cornice dinamica entro la quale muoverci, intesa come vincoli
legislativi, di mercato e tecnologici, richiede oltre a
competenze analitiche, strategiche e tecnologiche, anche la
capacità, e la forza, di cambiare repentinamente le strategie al
variare di una delle condizioni al contorno. In effetti la
deregulation non ha determinato sconvolgimenti sul mercato, anche
perché i grandi carrier di connettività, sia wired che
wireless, hanno giocato sostanzialmente in difesa, senza uscire
dalla propria area se non con puntate indirette mediante aziende
partecipate. Per affrontare questa situazione una piccola impresa
ben guidata è più attrezzata, flessibile, è ideale, mentre per
un operatore incumbent sarebbe dispendioso oltre che
inefficace.

Il progetto “Ascensori”
Con queste premesse, le opportunità devono essere ricercate a
largo spettro, senza limitarsi al settore specifico. Nel nostro
caso si è presentata sotto forma di una manifestazione di
interesse alla ricerca di possibili sinergie tra soggetti che
cercavano un comune terreno di collaborazione, più per
necessità che per vocazione, per poter sviluppare innovazione
tecnologica in maniera efficace per l’industria
committente, con le caratteristiche e le procedure adatte per
ottenere l’accesso a fondi per lo sviluppo e la ricerca. In
sintesi il progetto prevede una ricerca per definire una
piattaforma che, tramite una rete in massima parte wireless,
permetta la comunicazione di emergenza bidirezionale e
multimediale dall’interno della cabina di un ascensore. Il
sistema prevede un terminale audio/video a bordo, collegato con
un nodo della rete di raccolta wireless, che è connessa ad
un’infrastruttura, sempre wireless, in modalità mesh, di
alta affidabilità. Il canale trasmissivo è stato progettato per
un segnale di emergenza e soccorso, quindi la piattaforma viene
irrobustita nella parte di alimentazione, con sistemi di
continuità elettrica a lunga autonomia su ogni nodo, nonché di
elevata ridondanza nella parte infrastrutturale, mediante
l’installazione di nodi dotati di backup di linea su rete
commutata 3G, quindi sempre in modalità wireless. Questa ultima
feature e’ molto innovativa nell’ambito di una
progettazione ed installazione di una rete mesh, basata su
protocolli 802.11 attivi sia su frequenze a 2,4 GHz che su
fequenze a 5,4 GHz (Hiperlan), poichè integra una rete di back
up di notevole affidabilità (alto QoS, rete licenziata) come
l’UMTS. Questo accorgimento, unito alla già citata
flessibilità del sistema, permette di non cambiare mai la
tipologia dell’apparato che costituisce il nucleo della
Base Station. L’intero sistema viene gestito sia mediante
un centro di monitoraggio e supervisione, ma la ricerca è stata
orientata soprattutto allo sviluppo di algoritmi statistici che
permettano la previsione del comportamento della rete, o di parti
di essa, al variare del traffico, descrivendone i parametri di
qualità end-toend, anticipando in parte le caratteristiche delle
Next Generation Networks. Questo doppio monitoraggio, sia
realtime che statistico, che adesso viene sfruttato
principalmente per ottimizzare la fase di progetto, sarà
prezioso anche come strumento di supporto alla futura fase
commerciale.

Gli attori coinvolti
È stato formato un consorzio di 33 piccole aziende e di una
media, la Monti Ascensori, la prima ispiratrice del progetto, tra
le quali, dopo un primo periodo di assestamento, si possono
annoverare essenzialmente due soci tecnici, la Esset, di Bologna,
per le TLC e la Interactive Media, di Roma, per il sottosistema
di videochiamata mentre gli altri soci sono essenzialmente
piccole società di servizi di manutenzione ascensori. La forma
prescelta, di Società Consortile a Responsabilità Limitata
(S.C. a r.l.) è ideale per un’attività di ricerca e
sviluppo, in quanto tutti i soci condividono al 100% il know how
sviluppato pur possedendo quote marginali, ma è anche
opportunamente predisposta alla trasformazione in Società per
Azioni non appena si passerà ad affiancare alla ricerca
l’attività commerciale che tale ricerca renderà
vantaggiosa. La forma consortile permette però, in questo
frangente, di superare molti nodi evidenziati nella presentazione
dello scenario, in quanto è aperta, ed è modificabile in
funzione delle competenze che la direzione del progetto ritiene
di dover acquisire, quindi, ad esempio, un fornitore strategico
può entrare, con minimo investimento o uscirne nel momento in
cui non considerasse più utile la ricerca. In questo modo il
team di sviluppo e di progetto è il meglio che il panorama
professionale possa offrire, mantenendo, nel contempo, una
struttura aziendale leggerissima ed interamente dedicata
all’obiettivo dominante, con oneri veramente limitati.
Quello che è importante sottolineare è che
quest’iniziativa ha nel DNA originario la ricerca, anche se
finalizzata al raggiungimento di un obiettivo, e, se avrà un
seguito, lo manterrà costantemente nella sua vita operativa. Il
laboratorio di radiofrequenza è ubicato a Ragusa, città in cui
il Consorzio ha sede, presso lo stabilimento di uno dei soci,
dove sono state effettuate, e continuano ad essere monitorate,
importanti sperimentazioni sia indoor che sul territorio. Poiché
un gran numero di soci ha sede in provincia di Bologna, molte
sperimentazioni sul campo sono state effettuate in tale zona.

Le tecnologie utilizzate
La parola d’ordine, anche nel campo tecnologico, è
flessibilità. La ricerca è stata indirizzata già nel
capitolato iniziale più verso piattaforme tecnologiche, che
verso specifiche soluzioni. Dopo un’analisi a largo spettro
delle tecnologie più opportune, la ricerca si è focalizzata
sull’adozione delle piattaforme più flessibili per
l’implementazione delle possibili soluzioni identificate. I
parametri, in questo caso sono stati la massima compatibilità a
standard esistenti ed in evoluzione, per limitare costi e tempi e
garantire l’interoperabilità e l’aderenza a target
di costo accettabili. Le scelte tecnologiche principali,
l’infrastruttura di rete wireless mesh e, in cabina,
l’abbinamento di una logica di controllo con un display ad
alta definizione hanno lasciato notevole libertà ai progettisti
nella scelta dei dettagli, delle architetture e dei fornitori,
senza tralasciare una notevole economia proveniente
dall’integrazione, ove possibile, di sistemi già presenti
sul mercato o già sviluppati ed adattati con piccole
personalizzazioni. Il modello basato sulla ricerca, ad esempio,
ha permesso di valutare la piattaforma mesh dopo averne
confrontate contemporaneamente, in sperimentazioni sul campo, ben
tre diverse, e comunque di adottarne una per la quale il
produttore ha effettuato degli sviluppi ad hoc per il progetto in
corso. Tutto ciò, naturalmente, con la possibilità, mantenendo
la stessa infrastruttura, di modificare parametri, protocolli e
finalità con costi e tempi molto limitati. Un esempio della
validità di questo approccio è la scelta fatta dal comune di
Bologna di adottare questa tecnologia nel progetto di
teleassistenza agli anziani denominato “Oldes”. In
questa applicazione, l’infrastruttura CRM servirà per la
connessione di settop- box sviluppati da terzi per la connessione
di 100 unità abitative ad un centro servizi pubblico. Il
progetto si inquadra in una collaborazione pan-europea per il
settore socio-sanitario.

La gestione dei processi
Il processo di manutenzione è già ben organizzato nelle aziende
ascensoristiche, affidato a personale tecnico dedicato, operante
in turni e dai tempi di intervento molto rapidi, che può
agevolmente estendere la propria competenza al sistema di
comunicazione mediante un canale di formazione gestito dalla
infrastruttura di R & D del CRM. La principale innovazione,
dal punto di vista del progetto, è stata quella di associare la
fase di ricerca e di pre-industrializzazione, minimizzando le
asincronie. Questo processo è stato possibile grazie ad un forte
coinvolgimento nella ricerca di aziende già esperte nei
rispettivi settori, e di un continuo feedback con la direzione
del progetto, che ha svolto un ruolo di indirizzo e volano degli
scambi informativi, riservandosi poi il ruolo di interfaccia con
i soci non tecnici. Il risultato è stato un drammatico taglio
dei tempi di sviluppo, e quindi anche dei costi, dimostrando
quindi la capacità e la possibilità di seguire le dinamiche
delle tecnologie in gioco, anche se veloci, con processi
flessibili ma dedicati al progetto sotto esame. Si può dire che
uno dei risultati principali del progetto è la formazione di una
competenza, nelle varie aziende interessate, relativa allo
sviluppo di progetti innovativi in team allargati anche a partner
esterni, affermando, senza timore di smentite, che in questi casi
la collaborazione e lo scambio intenso di informazioni è
clamorosamente vincente poiché il risultato della ricerca non è
un prodotto, ma un sistema ed un processo, e senza il traino
continuo dello sviluppo, la mera conoscenza dei singoli
componenti, anche in dettaglio, è inutile. A questo proposito
sono allo studio, ed in fase di sperimentazione, analoghe
iniziative a livello commerciale.

Risultati
Benefici
Le opportunità all’inizio erano:
• parco impianti più grande del mondo;
• quadro legislativo favorevole;
• forte sinergia con aspetti logistici relativi al
wireless.
La legge che impone la dotazione di un sistema di comunicazione
vocale h24 con il manutentore di tutti gli ascensori è datata
2005, anche se per gli impianti anteriori al ’99 il regime
transitorio di deroga è perdurato fino al 23 luglio del 2009.
Nello scorso luglio, la paziente attesa è quindi terminata e si
è definitivamente aperto un mercato che viene stimato in circa 6
miliardi di euro per gli adeguamenti degli ascensori, mentre la
parte relativa ai gateway di comunicazione si assesterà intorno
ai 4/500 milioni di euro. Una stima prudente di penetrazione di
questa particolare nicchia può essere calcolata con un ordine di
grandezza delle decine di milioni di euro.
Sviluppi Futuri
La tipologia dei contenuti informativi erogabili dal terminale in
cabina può essere estesa ad una molteplicità di argomenti che
può essere lasciata all’immaginazione. In ogni caso il
video ha una logica di controllo che è una appliance molto
sofisticata, dotata di memoria di massa e di porte per future
espansioni, riportando così anche in questo caso la filosofia di
flessibilità che pervade l’intero progetto.

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