Solo il 13% dei cittadini italiani negli ultimi 12 mesi ha prenotato online una prestazione sanitaria, l’8% ha consultato i propri documenti clinici (per esempio i referti delle analisi) in modalità digitale, e il 5% ha pagato elettronicamente una prestazione.
Sono numeri che testimoniano i tassi di utilizzo ancora molto limitati in Italia dei servizi sanitari digitali al cittadino, nonostante l’offerta di tali servizi sia in continua crescita. A fornirli è un’indagine che l’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano ha effettuato in collaborazione con doxa, intervistando un campione di mille cittadini statisticamente rappresentativo di tutta la popolazione italiana.
![Livello di utilizzo e interesse dei servizi legati al cittadino](/upload/images/08_2015/livello-utilizzo-interesse-150827112117.jpg)
Dalla ricerca emergono però anche elementi più positivi, come la crescita dell’utilizzo che i cittadini fanno del web per cercare informazioni che riguardano la salute: se il 30% ricorre a internet genericamente per i problemi di salute, il 19% lo fa per farmaci e terapie. Ciononostante il 62% non si sente ancora sicuro delle informazioni trovate su internet e desidererebbe avere servizi informativi maggiormente affidabili e sicuri.
Per questo una delle prestazioni di ultima generazione maggiormente apprezzate dai cittadini è quella delle “farmacie dei servizi”, perché consente di ridurre i tempi e i costi per accedere ai servizi sanitari: a oggi il 13% dei cittadini ha effettuato la prenotazione di visite ed esami direttamente in farmacia e un altro 5% ha ritirato referti.
Altra tendenza positiva è la crescente diffusione delle App per la salute e il benessere: l’11% dei cittadini le utilizza per conoscere informazioni nutrizionali sugli alimenti e un ulteriore 11% pensa che se ne servirà. Meno utilizzate (6%), pur riscuotendo interesse (10%), sono le App per monitorare i parametri vitali (es. pressione, frequenza cardiaca, ecc.), di solito connesse a dispositivi wearable (tra cui gli orologi e i bracciali). È interessante sottolineare che, anche se il principale canale attraverso cui i cittadini vengono a conoscenza delle App è il passaparola (47%), anche il consiglio del medico curante (44%) è ormai un canale importante.
![Livello di utilizzo e interesse delle App per la salute e benessere](/upload/images/08_2015/livello-utilizzo-interesse-150827112217.jpg)
In sintesi, i ricercatori concludono che è vero che lo sviluppo dei servizi digitali è un’opportunità per garantire qualità e sostenibilità al sistema sanitario potenzialmente molto apprezzata dai cittadini, ma d’altra parte per rendere i servizi efficaci lo sviluppo va affiancato a una costante attenzione all’informazione ed educazione dei cittadini.