Continua a crescere la musica digitale, nonostante la pirateria

E’ uscito il settimo Digital Music Report 2010, rapporto annuale sulla musica digitale della IFPI, la federazione internazionale dell’industria…

Pubblicato il 29 Mar 2010

E’ uscito il settimo Digital Music Report 2010, rapporto
annuale sulla musica digitale della IFPI, la federazione
internazionale dell'industria discografica. Nel 2009 per la
prima volta più di un quarto di tutti i ricavi delle case
discografiche è derivato dai canali digitali. Da sottolineare
però che questo non si traduce in una forte crescita del
mercato a causa del fenomeno della pirateria, che continua ad
essere una grossa barriera allo sviluppo del digitale. Il
mercato della musica online ha raggiunto i 4,2 miliardi di
dollari, facendo registrare nell'ultimo anno, un incremento
del 12% ed oggi rappresenta il 27% dei ricavi di tutta la
musica venduta. In US, il più grande mercato di musica nel
mondo, i ricavi della musica online e mobile rappresentano il
40% delle vendite totali di musica.

Nel 2009 sono state rese disponibili online 11 milioni di
tracce musicali su 400 servizi di musica. iTunes rimane il
principale erogatore di musica online con oltre 100 milioni di
account in 23 paesi. L'IFPI attribuisce il successo
conseguito alle novità introdotte sul mercato, dai prezzi
flessibili fino alla moltiplicazione delle offerte e delle
soluzioni. Nell'ultimo anno, le aziende hanno stretto
partnership commerciali con operatori che offrono servizi
supportati dalla pubblicità come Spotify, Deezer, MySpace
Music e We7; con gli ISP come TDC in Danimarca, Terra in
Brasile e Sky nel Regno Unito; con gli operatori di telefonia
mobile come Vodafone e i produttori di cellulari quali come
Nokia e Sony Ericsson e con i canali di videosharing come
YouTube, Hulu e Vevo. La convergenza sui differenti device, pc
o Mobile, è uno dei principali temi del mercato.

Nel 2009 applicazioni per servizi di streaming su mobile come
Spotify, Deezer e altre per iPhone hanno permesso di offrire
servizi interessanti per i consumatori. Come accennato, la
pirateria continua ad essere il principale problema. Le vendite
digitali sono cresciute a livello globale del 940% dal 2004, ma
il fatturato totale della musica è sceso di circa il 30% nello
stesso arco temporale. Risulta quindi evidente che sono
necessari interventi leglislativi in grado di frenare il P2P e
le altre forme di pirateria digitale e in questo senso la
collaborazione con gli ISP Provider risulta fondamentale.

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