IoT, Fujutsu: per un’azienda su due gli investimenti rientrano in tre anni

I risultati della ricerca realizzata con Idg connect: le imprese vedono l’internet of things come strumento per generare più fatturato e per migliorare sicurezza e salute. Patrizia Fruzzetti: “E’ la dimostrazione che da questa tecnologia si ricava valore di business”

Pubblicato il 31 Ott 2018

IoT Enterprise

Più del 50% delle aziende che hanno adottato tecnologie IoT ha visto rientrare i propri investimenti nell’arco di tre anni. Un dato che conferma proprio le aspettative delle imprese, che all’internet of things chiedono un contributo importante alla generazione di fatturato, e un miglioramento delle condizioni di sicurezza e di salute dei dipendenti. A evidenziarlo una recente ricerca realizzata da Fujitsu in collaborazione con Idg Connect, secondo cui uno dei campi sui quali ci sarebbe più margine di miglioramento è la collaborazione tra i produttori di device Iot e le ziende che decidono di installarli. 

Lo studio scatta la fotografia di una tecnologia che non è più una novità tutta da sperimentare, ma ha già intrapreso un cammino di implementazione che si sta rivelando abbastanza rapido: l’IoT non viene più considerata una tecnologia emergente e che le aziende si aspettano dalla sua implementazione un netto impulso ai risultati di business.

Ben il 73% del campione afferma che i deployment IoT sono ormai oltre le fasi di test, e ala metà potrebbe già fornire i primi risultati. Quanto al ritorno degli investimenti, il 31% degli intervistati se lo attende entro uno o due anni, mentre il 56% prevede di raggiungere la redditività entro tre anni.

Per mettere a punto e sviluppare i propri progetti in questo campo le aziende si rivolgono normalmente a fornitori di servizi, ma non sono ancora pienamente soddisfatte dal risultato: la maggior parte degli intervistati vorrebbe un miglior supporto (24%), una più stretta collaborazione per una maggiore comprensione delle loro particolari esigenze (23%), una richiesta di prezzi più contenuti (20%), una maggior flessibilità contrattuale (17%) e opzioni as-a-service più prontamente disponibili (15%).

“Le tecnologie IoT stanno entrando nella fase attiva iniziale in numerosi settori verticali – afferma Patrizia Fruzzetti, head of Italy Fujitsu Wemei Sales – Per ottenere il massimo valore dall’IoT, Fujitsu si è concentrata sul deployment di tecnologie affidabili e durature in grado di assicurare il massimo ritorno per i clienti. Stiamo facendo leva sulla nostra profonda competenza tecnologica, combinandola con il know-how dei clienti. Come dimostra la nostra ricerca, molte aziende stanno già vedendo un tangibile ritorno degli investimenti dai progetti IoT. Questo – conclude – dovrebbe essere un incentivo notevole a muoversi in questa direzione anche per le aziende che sono ancora scettiche circa la possibilità di ricavare valore di business dall’IoT”.

Ma dove viene più utilizzato l’Internet of things? Secondo la ricerca nel 47% dei casi gli ambiti sono quelli del miglioramento della salute e della sicurezza personale, della possibilità di usare dati inediti per creare strategie più smart del miglioramento della manutenzione.

Infine, il 45% del campione afferma di star già utilizzando l’IoT per generare nuove opportunità di fatturato,fatturato, e il 25% ritiene che l’opportunità più grande sia nella capacità di applicare un prezzo maggiore a fronte di aggiunte di valore a prodotti, dati o servizi.

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