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Hologram, la rete per l’IoT Cellular Connectivity

Alla base delle funzionalità di Hologram vi è una piattaforma di connettività aperta con una potente dashboard. Consente di connettere i dispositivi IoT, acquisire i dati sul dispositivo e gestire una flotta con uno stack completo

Pubblicato il 13 Lug 2021

Hologram

L’acronimo IoT rende bene l’idea di cosa si voglia ottenere usando il comando della rete per gestire le cose: “l’obiettivo dell’internet delle cose è far sì che il mondo elettronico tracci una mappa di quello reale, dando un’identità elettronica alle cose e ai luoghi dell’ambiente fisico. Gli oggetti e i luoghi muniti di etichette Identificazione a radio frequenza (Rfid) o Codici QR comunicano informazioni in rete o a dispositivi mobili come i telefoni cellulari[1]. Tra i vari operatori presenti sul mercato vi è Hologram, che punta in particolare sulla possibilità di adoperare una sola SIM e di passare automaticamente anche attraverso 470 operatori di 200 Paesi diversi al fine di garantire il massimo della copertura.

Hologram

Nonostante l’applicazione dell’IoT riguardi tantissimi settori, da quello lavorativo alla tutela dell’ambiente, dalla dimensione delle città a quella della gestione della casa, dalle attività produttive passando attraverso le fabbriche ai grandi temi dell’ingegneria biomedica e della robotica, particolare rilievo ha, negli ultimi anni, la gestione a mezzo dispositivi mobili, in particolare per le applicazioni che sono in grado di apportare benefici alla collettività, finalizzate all’ottenimento di una migliore gestione della realtà quotidiana.

Hologram, nuovo operatore per connettere dispositivi IoT

La peculiarità di Hologram è quella di garantire il massimo della copertura. Quando i dispositivi rilevano zone morte o prestazioni scadenti, il dispositivo viene automaticamente trasferito su un’altra rete, evitando la perdita di connettività.

Ecco cosa offre: “Hologram si connette all’Internet delle cose (IoT) fornendo uno stack software IoT, hardware pre-certificato e connettività cellulare. Consente di connettere i dispositivi IoT, acquisire i dati sul dispositivo e gestire una flotta con uno stack completo”. Alla base delle funzionalità vi è una piattaforma di connettività IoT aperta con un potente dashboard, API, integrazioni e hardware per connettere e gestire i dispositivi intelligenti.

Ciò garantisce una connessione sempre attiva ma pone ulteriori problemi quanto a tutela dei dati, privacy e sicurezza. I sistemi di tipo centralizzato sempre più grandi si sono rivelati in proporzione sempre più vulnerabili e manipolabili.

Da qui la scelta di orientarsi verso soluzioni di sistema distribuito e non più centralizzato, tipo blockchain, che rendano più sicuri i dispositivi da errori o da attacchi informatici.

Per quanto concerne la privacy sono stati identificati alcuni problemi di base connessi ai seguenti temi:

  • consenso dell’utente: in qualche modo gli utenti devono essere in grado di dare consenso informato alla raccolta di dati. Gli utenti, però, hanno a disposizione tempo e conoscenze tecnologiche limitate;
  • libertà di scelta: sia la protezione della privacy sia le norme sottostanti devono promuovere la libertà di scelta;
  • anonimato: le piattaforme dell’IoT prestano scarsa attenzione all’anonimato dell’utente nella trasmissione di dati. Piattaforme future potrebbero, per esempio, utilizzare TOR o tecnologie simili così che non si possano tracciare profili troppo specifici degli utenti basandosi sul comportamento delle loro “cose”.
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La rete cellulare come canale di raccordo per l’IoT

Focalizzare l’attenzione sulla dimensione dell’IoT applicato alla ricerca delle soluzioni per la gestione in automatico e/o da remoto degli impianti e degli oggetti connessi, in particolare delle abitazioni (cd. Smart Home), ha fatto emergere la rete cellulare quale canale privilegiato attraverso cui gestire il flusso dei dati e i comandi.

La Smart Home ha il fine di proporre soluzioni in grado di ridurre i consumi energetici e migliorare il comfort, la sicurezza dell’abitazione e delle persone al suo interno. Il suo perimetro è, pertanto, relativo a tutto ciò che circonda l’individuo nel suo quotidiano, tra cui, ovviamente, la casa con i suoi elettrodomestici che, di necessità, diventa il bene primario su cui intervenire.

A ciò si aggiungano servizi relativi a salute, telemedicina, mobilità elettrica, droni e altro. Racchiudere la gestione dei vari oggetti connessi in un unico “strumento” quale è il cellulare, rappresenta la nuova opportunità semplificativa della gestione con indubbi grandi vantaggi.

È un dato di fatto che ormai nei paesi sviluppati, le schede SIM attive sono più numerose degli abitanti e il mercato ha ormai raggiunto la saturazione.

Per questo motivo, negli ultimi anni, Mno e Mvno hanno cercato di sviluppare un mercato legato alle comunicazioni machine-to-machine. “Dato il costo di collegamento, il costo del modem, l’inadeguatezza della tecnologia per garantire sistemi alimentati da batterie economiche e a lunga durata, il mercato M2M basato sull’eredità delle reti cellulari tradizionali è oggi limitato ai pochi settori applicativi verticali (automotive, monitoraggio, distributori automatici, point-of-sales, sicurezza, eccetera) capaci di sostenere questi vincoli”[2].

Ciò significa che la stragrande maggioranza degli oggetti, o delle “cose”, con cui viviamo e lavoriamo quotidianamente non sono ancora connessi tra loro. Il loro collegamento – indirettamente attraverso un gateway (sia esso un telefono intelligente o una box Internet) o direttamente su una rete cellulare dedicata – è la sfida legata all’IoT.

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Dash Usb Hologram

Le potenzialità delle SIM card IoT

Avere tutto su di un’unica SIM e poter comandare ogni cosa da qualsiasi distanza con la garanzia di una copertura totale, rappresenta la facilitazione operativa che riunisce le più varie potenzialità.

Da qui la nascita di operatori mobili e globali dedicati esclusivamente all’Internet of Things, come Hologram, che offrono sul mercato SIM card IoT create per applicazioni M2M intelligenti, con piani flessibili, senza costi fissi e con piattaforme IoT intuitive.

Le potenzialità di questi sistemi sono rappresentate sostanzialmente dalla possibilità di:

  1. controllare e gestire in un’unica piattaforma tutte le SIM card di cui si è in possesso,
  2. analizzare giornalmente o mensilmente il traffico dati;
  3. attivare, sospendere e visualizzare lo stato delle SIM card;
  4. impostare delle data di scadenza o sospensione;
  5. creare gruppi e possibilità di assegnare dei nomi alle SIM card;
  6. monitorare le soglie di traffico; ecc;
  7. creare utenti secondari e trasferire le SIM card ad altri utenti.

Tutto ciò è realmente in grado di cambiare in maniera significativa la vita delle persone, con la possibilità di scambiare dati tra dispositivi e sistemi mobili in tutto il mondo.

Hologram
Modem Usb Hologram

Come funziona un sistema smart con l’IoT: le tecnologie abilitanti

Scopo dell’internet delle cose è fondamentalmente quello di creare un sistema interconnesso e pervasivo in grado di avvicinare il mondo reale all’internet, o anche, per essere più chiari, in grado di usare le reti comunicative al fine di rendere più smart, più agevole, più funzionale, la realtà delle cose.

Le tecnologie adoperate per il presente scopo sono molteplici, tipicamente a corto raggio. Un tipico sistema IoT funziona grazie all’invio, alla ricezione e all’analisi dei dati in un ciclo continuo di feedback. Ciò presuppone che l’oggetto deve essere innanzitutto identificabile, ossia dotato di un identificativo univoco nel mondo digitale. Deve poi essere connesso, per poter trasmettere e ricevere informazioni.

Come osservato: “I tag RFID hanno rappresentato uno dei primi esempi in tale ambito. Tuttavia, nel tempo sono emerse nuove tecnologie in grado di rendere più efficiente la comunicazione tra gli oggetti. Tra esse spicca lo standard IEEE 802.15.4 e, soprattutto, il suo recente emendamento IEEE 802.15.4e, in grado di incrementare notevolmente l’affidabilità dei collegamenti a radio frequenza e l’efficienza energetica, grazie all’adozione del meccanismo di accesso al mezzo Time Slotted Channel Hopping. Queste tecnologie di più basso livello, quando integrate in architetture protocollari basate sul protocollo IP, possono dar concretamente vita alla visione dell’Internet delle cose, essendo in grado di dialogare con i nodi della rete Internet. In tal senso, è importante menzionare i protocolli IETF 6LoWPAN, RPL, e CoAP, in grado di creare operativamente una rete IP di oggetti che può dialogare con la rete Internet per creare nuovi servizi in molteplici domini applicativi”[3].

Tecnicamente ciò che rileva da quanto appena riportato, è che tutti gli oggetti possono diventare “intelligenti” connettendosi alla rete e scambiando informazioni su di sé e sull’ambiente circostante.

Importante è, tuttavia, esaminare attentamente gli ambiti applicativi perché non in tutti i settori questo potenziale processo avviene con la stessa velocità.

Occorre, infatti, valutare anche ciò che già esiste in un certo “ambiente”, ossia le soluzioni tecnologiche già consolidate, così come un’attenzione particolare va posta agli equilibri competitivi in un determinato mercato che sottende un’analisi anche sui costi di creazione di una potenziale rete di oggetti intelligenti.

  1. Wikipedia
  2. https://www.elettronicanews.it/reti-cellulari-globali-per-iot/
  3. Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Internet_delle_cose

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